«Nuova gravissima puntata sul Ponte sullo Stretto dopo i diversi rilievi sulle carenze sul piano tecnico, ingegneristico e ambientale, con progetti vecchi di oltre 10 anni e la figuraccia di documenti pieni di caratteri e tabelle illeggibili. Adesso l'Ingv fa sapere di non aver mai dato il via libera sismico sull'opera e che servono studi sulle faglie attive. Il governo faccia subito chiarezza in tutte le sedi e in Parlamento. Su quest'opera stiamo bloccando quasi 15 miliardi». Lo scrive il presidente del M5s Giuseppe Conte in un post su Facebook intitolato "Stanno inchiodando il Paese".

«Intanto - prosegue - i pendolari di tutta Italia, a partire da Calabria e Sicilia, sono costretti a viaggiare tra mille disagi e difficoltà. Non se ne fanno nulla dei plastici del ministro Salvini a favore di telecamera se passano ore davanti ai display delle stazioni per capire meglio l'entità di ritardi e interruzioni. Disagi che non sono legati a un "chiodo" come ci raccontano i ministri, ma a un Governo che ha fatto inchiodare il Paese».

«Si son ritrovati, senza neppure volerlo, - conclude - 209 miliardi che il mio governo ha portato da Bruxelles e non sanno spenderli per le infrastrutture che servono. Sanno solo dire "no", come hanno fatto in Parlamento sull'urgenza di una Commissione che vigili sul Pnrr. Non possiamo bloccare 15 miliardi sulla propaganda e sui pasticci del governo».