L'ex sindaco di Messina e attuale leader di "Sud chiama Nord" racconta la propria odissea in treno da Roma per tornare a casa, tra ritardi, mancati collegamenti e sale di attesa inesistenti
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«Mentre il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini continua a giocare con i lego e a costruire il Ponte sullo Stretto di Messina, la continuità territoriale resta un miraggio per i cittadini. Non è polemica, ma la realtà con cui ogni giorno i cittadini che scelgono di spostarsi da e per la Sicilia devono fare i conti. Invito il ministro Salvini a fare un viaggio in treno da Roma a Villa San Giovanni per tentare di raggiungere la Sicilia. Io lo faccio spesso e ogni volta è un'odissea che condivido con gli altri sfortunati compagni di viaggio».
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Lo dice il leader di Sud chiama Nord ed ex sindaco di Messina Cateno De Luca. «Ieri sera ho preso un Intercity notte da Roma - aggiunge - per arrivare stamattina a Messina. Il treno è partito con due ore di ritardo per un guasto non meglio specificato, arrivati stamattina a Villa S. Giovanni non è stato possibile prendere l'aliscafo perché non esiste alcun coordinamento tra le Ferrovie dello Stato e la società che gestisce il trasporto sullo Stretto. Abbiamo dovuto attendere oltre un'ora in una stazione che non offre neanche una sala d'aspetto, priva di ogni basilare servizio e off limits per la presenza di barriere architettoniche».
«Si vuole realizzare il Ponte sullo Stretto? Benissimo, ma nell'attesa questo Governo vuole potenziare e ammodernare i mezzi che percorrono la tratta Roma- Reggio Calabria? Si vogliono offrire servizi ai cittadini? Si vuole mettere in atto una reale e concreta strategia che consenta la continuità territoriale o vogliamo continuare a giocare con le costruzioni lego?» conclude Cateno De Luca.