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“Il Ponte sullo Stretto è una delle infrastrutture strategiche più importanti per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intero Paese. La sua realizzazione darebbe ulteriore slancio e vigore all'azione del nostro Governo per il Sud e marcherebbe la discontinuità con gli altri Governi”. A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).
“In un momento di crisi economica come questo, da cui a poco a poco stiamo uscendo, - aggiunge – gli investimenti, sia pubblici che privati, assumono un ruolo determinante per aumentare la domanda, l'occupazione, il PIL e favoriscono la competitività internazionale e attraggono ulteriori investimenti. La realizzazione di questa grande infrastruttura è importante per lo sviluppo economico del Mezzogiorno e del nostro Paese che riacquisterebbe centralità nel Bacino mediterraneo. Verrebbe avvantaggiato sia il settore dei traffici marittimi che quello della riqualificazione dei porti. Inoltre, sarebbe uno stimolo a completare la dotazione infrastrutturale al Sud nei settori autostradale, portuale, aeroportuale, delle telecomunicazioni e dell'Alta velocità. Si creerebbe un circolo virtuoso che darebbe nuova linfa agli investimenti in molti settori produttivi, soprattutto nel turismo, le cui potenzialità di offerta sono immense”.
E conclude: “nel mondo continuano a costruirsi ponti e collegamenti come ad esempio il tunnel che nel 2020 unirà l'isola danese di Lolland a quella tedesca di Fehmarn. Altri sono allo studio come quello che dovrebbe unire la Russia all'America attraverso lo Stretto di Bering (88 Km) o la Spagna al Marocco attraverso lo Stretto di Gibilterra (34 Km). Il ponte sullo Stretto, tanto osteggiato da alcuni, lungo appena 3,3 Km, non sarebbe un caso isolato”.