Dopo le ultime polemiche sui fondi per la realizzazione della grande infrastruttura, il capogruppo dem in Consiglio regionale tuona contro il governatore e il ministro dei Trasporti: «La smettano di prendere in giro i calabresi»
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«Il gioco delle tre carte che stanno mettendo in atto il ministro Matteo Salvini e il governo di centrodestra sulle risorse destinate alla costruzione del Ponte sulle Stretto e alle altre infrastrutture di Calabria e Sicilia ha superato il limite della decenza. E dispiace davvero che questo giochino, che erode risorse e speranze di futuro ai calabresi, trovi sponda da parte del governatore Roberto Occhiuto». A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua, dopo le ultime dichiarazioni del presidente della Regione. Quest'ultimo in un'intervista alla nostra testata ha dichiarato che in cambio del sì al Ponte a alla compartecipazione alla sua costruzione - tramite le risorse destinate alla Regione dal Fondo di sviluppo e coesione -, la Calabria sta ottenendo ingenti finanziamenti, per autostrada, statale 106 e Alta velocità.
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«È chiaro - sostiene oggi Bevacqua - che rinunciando agli stanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione la Calabria rinuncia al finanziamento di altre opere per realizzare il Ponte sullo Stretto e subisce, ancora una volta, la volontà del governo nazionale e del ministro Salvini che procede senza ascoltare nessun rappresentante dei territori, sulla stessa costruzione dell’infrastruttura, e poi impone il cofinanziamento a Sicilia e Calabria».
«Come se ciò non bastasse – prosegue il capogruppo dem – a Roma il governatore si è reso coprotagonista di una conferenza stampa, insieme al ministro Salvini, annunciando risorse per Rfi e la rete ferroviaria della Calabria, senza specificare da dove sarebbero arrivate queste risorse e senza rispondere ad alcuna domanda sul tema. Tanto che la deputazione calabrese ha già annunciato il deposito di interrogazioni parlamentari sul punto. Non solo, adesso Occhiuto prosegue nel suo show, continuando a fare riferimento a somme e stanziamenti per i trasporti calabresi che già da tempo dovrebbero solo essere stati investiti e nulla hanno a che fare con il Ponte. Il presidente ha fatto riferimento a somme che Anas metterebbe a disposizione, ma che risultano già erogate per effetto di una delibera Cipe del 2017, frutto dell’accordo tra Mit e Anas per due miliardi complessivi. Di questa cifra, circa 864 milioni avrebbero dovuto riguardare il tratto autostradale tra Cosenza Sud e Altilia Grimaldi, nonché il nuovo svincolo di Cosenza Nord. Invece di riannunciare finanziamenti, il presidente dovrebbe chiarire che fine abbiano fatto queste somme e perché le opere previste non siano state realizzate. Stesse considerazioni valgono per gli 800 milioni annunciati per la SS 106 tra Crotone e Sibari che sono spariti dai radar, senza che nessuna opera sia stata neanche avviata e che forse fanno parte dei tre miliardi annunciati per la statale jonica nel suo complesso. Nessuna chiarezza, infine, c’è sulla realizzazione dell’alta velocità. Le considerazioni fatte dal presidente in ordine alla galleria di Santo Marco confermano che, a prescindere dalle discussioni sui tracciati, l’idea del governo è quella di bloccare l’alta velocità a Tarsia».
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«I calabresi sono stufi di essere presi in giro – conclude Bevacqua - serve chiarezza su stanziamenti, tempi e opere. Non basta annunciare risorse, sempre le stesse, in più anni e poi non offrire un adeguato cronoprogramma, né illustrare le opere effettivamente realizzate. Agli annunci di finanziamenti di cui Salvini e Occhiuto sono ormai recordman assoluti devono seguire i resoconti sulle opere avviate o realizzate. E da questo punto di vista, di certo, siamo allo zero assoluto. Aspettiamo, dunque, l’arrivo in Calabria dei vertici di Anas e Rfi che abbiamo già chiesto in Consiglio regionale per vederci chiaro».