Occupazione, transizione ecologica e digitale, competenze, formazione, ecosistemi dell’innovazione sono alcuni tra i temi affrontati dal deputato e docente di Diritto del Lavoro, ospite del direttore de LaCapitale Alessandro Russo - GUARDA LA PUNTATA
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«L’innovazione ha senso se produce occupazione. Il vero problema è metterle insieme perché per legare questi due elementi non si può guardare al passato ma bisogna capire il futuro e anticiparlo». Le competenze diventano ormai obsolete velocemente e la sfida, ha detto il deputato Antonio Viscomi ospite de LaCapitale, sarà capire che «il digitale non è il cambio di un attrezzo ma un cambio di mentalità». Una grande opportunità per la Calabria perché consente di lavorare senza dover emigrare. Anche se, ammonisce Viscomi, per collegarsi col resto del mondo è indispensabile avere reti e hardware adeguati.
Urge poi mettere da parte l’individualismo e ragionare per ecosistemi perché la competizione non passa più tra imprese ma tra territori. Il modello da seguire è quello della Silicon Valley «in cui c’è contaminazione tra soggetti»: imprese, start up, università. Ciò che già costituisce «il paradigma Pnrr che non ha intenzione di finanziare la singola iniziativa imprenditoriale se non costruita all’interno di un territorio». Un territorio vince se sa fare squadra e questa è la vera sfida del Piano di ripresa e resilienza. In quest’ottica fondamentale sarà il ruolo di Gioia Tauro che sposterà il baricentro della Calabria spostandola dalla periferia dell’Europa al centro del Mediterraneo, ma per rendere funzionale il porto bisognerà sviluppare il retroporto che è ciò che ha fatto la differenza a Genova e Trieste.