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“Nel corso dell'ultimo consiglio regionale è stato prorogato il Piano casa al 31 dicembre 2018 e sono state introdotte alcune importanti modifiche. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione, ha presentato tre emendamenti recepiti integralmente nel maxiemendamento presentato dal presidente della IV Commissione”.
Lo comunica tramite nota il consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione. Il patrimonio edilizio calabrese – rimarca il comunicato - è stato costruito maggiormente tra gli anni Settanta e Ottanta senza normative antisismiche e, in molti casi, oggetto di condoni che hanno reso il tessuto edilizio esistente debole e fragile verso gli eventi sismici.
“La nostra regione è ad alto rischio sismico. Pertanto – dichiara Guccione - abbiamo previsto un sistema di incentivazione per la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio, che, insieme ad altre misure nazionali (detrazioni fiscali previste nella legge di stabilità del 2017) possano dare vita a un grande piano pluriennale di adeguamento e rinnovo dell’esistente”. Al contempo, secondo l’analisi dell’esponente politico, “sono state inserite nella legge regionale misure per favorire la riqualificazione energetica ed ambientale”.
“Con l'approvazione – ha precisato Carlo Guccione - degli emendamenti che ho presentato, sono presenti misure straordinarie e urgenti nel settore edilizio finalizzate a contrastare la crisi economica e a favorire l'adeguamento e il rinnovo del patrimonio edilizio, seguendo le nuove norme in materia antisismica, di efficienza energetica e di bioedilizia. Gli incentivi introdotti riguardano anche la premialità volumetrica per gli interventi straordinari di ammodernamento che privilegiano l'adeguamento sismico degli edifici esistenti e sia per quelli che prevedono interventi di efficientemente energetico”.
Previste inoltre, misure per contrastare il degrado edilizio e sociale nelle periferie delle città calabresi. Si prevedono, quindi, “concessione di premialità” per gli interventi di sostituzione edilizia, di demolizione e ricostruzione e fino a un massimo del 70% delle volumetrie demolite.
Inoltre, “al fine di contrastare il disagio abitativo nei quartieri periferici – conclude Guccione - viene inserita una misura che garantisce una quota non inferiore al 25% di edilizia sociale convenzionata rispetto al totale del volume residenziale realizzato nel piano”.
“Il complesso – ha sottolineato Carlo Guccione - delle misure del Piano Casa Calabria può rappresentare un rilancio dell'attività edilizia che è in grado di mettere in moto finanziamenti pubblici e privati creando lavoro e sviluppo, allo stesso tempo trovando soluzioni e risposte al disagio abitativo, in particolare per giovani coppie e anziani in difficoltà economiche”.