VIDEO | Nell’ultima puntata della trasmissione di Antonella Grippo l’ex assessore all’Agricoltura ed esponente di Fi rilancia la palla alla Lega: «Se c’è da aggiustare il tiro saranno loro a farlo». In studio anche Lo Schiavo che si dice sicuro del seggio conquistato (ASCOLTA L'AUDIO)
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«L’esito delle elezioni è favorevole per le forze moderate. Ma noi siamo coalizione, che significa non cannibalizzare gli altri e saper stare insieme. E credo che nella passata legislatura il centrodestra abbia dimostrato di saper stare insieme, con la maggioranza e la giunta che hanno tenuto botta, nonostante siano rimaste orfane della presidente Jole Santelli, che hanno assicurato una maggioranza dignitosa alla Calabria. Questo ha fatto si che ci fosse la riconferma per il centrodestra segnando una discontinuità rispetto al passato con la sospensione dell’alternanza tra le coalizioni».
Con queste parole Gianluca Gallo, recordman di voti in Calabria ha spiegato il successo del centrodestra alle elezioni del 3 e 4 ottobre scorsi. L’ex assessore all’Agricoltura, che prenota un posto nell’esecutivo Occhiuto, è ospite di Perfidia, e della padrona di casa Antonella Grippo, intenzionata ad indagare gli scenari possibili della costruenda giunta guidata da Roberto Occhiuto. In studio anche il notaio Antonio Lo Schiavo eletto nella fila del polo civico di Luigi de Magistris, e in collegamento, anche il segretario della Cgil calabrese, Angelo Sposato, con il quale la Grippo si intratterrà per commentare l’assalto alla sede del sindacato durante la manifestazione no vax di Roma di sabato scorso.
Gallo: «Sarà la Lega a decidere su Spirlì»
Seguendo la logica dei numeri venuti fuori dalla consultazione elettorale, il baricentro della coalizione di centrodestra sembra propendere dalla parte di Forza Italia, con Lega e Fratelli d’Italia messi in un angolo, e con gli azzurri pronti a fare l’en plein delle postazioni che contano nel governo regionale.
Ma sulle voci che lo vorrebbero alla presidenza del Consiglio regionale, l’ex assessore all’agricoltura molto diplomaticamente non conferma – «ci siamo visti col presidente ma non abbiamo parlato di questo» dice -ma neanche smentisce – «decide il presidente», aggiunge -. E tuttavia confida che sarebbe contento di continuare il lavoro iniziato nella passata lesislatura.
E sulla questione della presunta inamovibilità di Spirlì, Gallo usa ancora la diplomazia: «C’è un accordo per cui la vicepresidenza spetta alla Lega e in particolare a Nino Spirlì. Naturalmente credo che debba essere la Lega eventualmente a correggere il tiro. Allo stato, a mia conoscenza, non ci sono modifiche».
Una dichiarazione che lascia spazio a diverse interpretazioni
Le insinuazioni di Oliverio
Nel commentare a caldo il risultato elettorale, Mario Oliverio ha sottolineato come passare da 13mila a 21mila voti fosse impossibile in meno di un anno e mezzo, adombrando sospetti su un uso clientelare della funzione di assessore all’Agricoltura da parte di Gallo. Il diretto interessato sembra non prendersela più di tanto e spiega che l’azione condotta è stata in netta discontinuità rispetto al governo Oliverio che non aveva previsto un assessorato ma una delega. Insomma sono state messe in movimento risorse bloccate da tempo e rivitalizzato un dipartimento afflosciato. Un consenso insomma su larga scala che viene da mondi diversi, come anche quello del welfare.
Lo Schiavo: «Contano i fatti»
Per il notaio Antonio Lo Schiavo sapere che al governo ci sia la componente moderata del centrodestra è in qualche modo rassicurante, ma – avverte – ciò che conta è la prova dei fatti. In primis la posizione da assumere nei confronti dell’autonomia regionale differenziata e più in generale al problema della distribuzione delle risorse nell’ambito del Pnrr.
Prudente rispetto alle voci che vorrebbero in bilico uno dei due seggi del polo civico di Luigi de Magistris, Lo Schiavo ribalta lo scenario parlando addirittura di un possibile terzo seggio per la compagine dell’ex sindaco di Napoli.