Dopo le esternazioni contro Oliverio da parte dell'ex portavoce di Renzi, arriva la difesa a spada tratta dell'operato del governatore. Il capogruppo in Consiglio regionale e il senatore invocano l'unità
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Le esternazioni di Matteo Richetti davanti alle telecamere di “Otto e mezzo”, la trasmissione politica condotta da Lilli Gruber, hanno fatto imbufalire il Pd calabrese. Richetti, annunciando la sua candidatura alla segreteria nazionale e spiegando gli errori della gestione renziana, aveva indicato nell’affidarsi ai capibastone sui vari territori uno dei principali punti di debolezza del partito. E tra i capibastone aveva inserito il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il presidente della giunta calabrese Mario Oliverio.
Inaccettabile per il capogruppo del partito in Consiglio regionale Sebi Romeo e per il senatore, nonché segretario uscente, Ernesto Magorno. Romeo non ha certo stemperato i toni: «Richetti si vergogni, vuole costituire una banda!». Per poi spiegare le ragioni del Pd calabrese e del governatore Oliverio.
«La straordinaria Piazza del Popolo di domenica scorsa – spiega Romeo - ha urlato "unità, unità, unità" e, dopo le conclusioni di Maurizio Martina, apprezzato soprattutto per aver detto alla comunità democratica “abbiamo capito, dateci una mano”, a parole molti dirigenti si sono affrettati a dirsi d’accordo. Ieri, Matteo Richetti, dopo avere annunciato la sua candidatura a segretario nazionale del Partito Democratico, inizia la campagna congressuale attaccando due governatori del nostro partito che, se non sbaglio, dovrebbe essere anche il suo. Così facendo si pone chiaramente sul piano dello scontro interno, non sulle idee, ma sui nomi, tradendo immediatamente la richiesta e lo spirito di un popolo che vuole ripartire. Evidentemente, l'ex portavoce del nostro partito vuole costituire una banda e non lavorare ad unire ciò che oggi, purtroppo, è in frantumi. Mario Oliverio è un uomo delle istituzioni, un prestigioso dirigente politico della sinistra calabrese e del Mezzogiorno che ha sempre goduto di ampia stima e consenso popolare e che i capibastone li ha combattuti e li combatte. Richetti si vergogni per affermazioni infondate ed estranee alla cultura politica della nostra comunità».
Il senatore Magorno è stato altrettanto esplicito su twitter: «L’appello all’unità che abbiamo sentito in #PiazzadelPopolo vale per ogni angolo d’Italia. In #Calabria, insieme a centinaia di sindaci, siamo con Mario Oliverio. Caro #Matteo Richetti noi combattiamo ogni giorno i capibastone, combattiamo la #ndrangheta. A viso aperto».
Come avvio delle operazioni congressuali non c’è male.
Riccardo Tripepi