Andrea Orlando ieri sera alla iniziativa che ha dato vita a Dems Calabria , non ha utilizzato il politichese per esprimere la sua opinione anche rispetto alle vicenda del Partito Democratico calabrese, un'analisi che chiaramente ha inserito in un contesto di crisi generale del Pd. Un partito il Pd che, almeno secondo Orlando, allo stato attuale non avrebbe linea politica.

 

Caso Marcianò

Orlando non ha rinunciato a dire la sua anche sulla vicenda che in questo momento a Reggio Calabria sta infiammando il Pd: il caso Marciano'. "Considero inquietante che un non iscritto possa entrare a far parte della segreteria nazionale del Pd"-ha affermato il leader dems- senza mezzi termini. Dunque, il ministro Orlando , nel prendere posizione sulla vicenda, tra gli applausi della platea, ha notificato al segretario regionale ed a Matteo Renzi la sua posizione sul merito. Una strategia comunque quella del ministro Orlando, con l'obiettivo, ormai non tanto celato, di espandere l'area rappresentata da Carlo Guccione , il quale ormai si muove a 360°. Non sarà stato un caso, infatti, nemmeno la presenza del presidente della commissione anti ndrangheta, Arturo Bova, recentemente rientrato alla presidenza della commissione dopo un breve periodo di auto sospensione in relazione alla vicenda che lo aveva coinvolto.

 

La Questione del Mezzogiorno

"Che fine ha fatto la questione del mezzogiorno a livello nazionale?" Sì è chiesto senza giri di parole il Guardasigilli del governo Gentiloni. "La questione del Mezzogiorno non può ridursi a patti con singole aree del Paese -ha affermato. Il riferimento al famoso patto per il Sud è chiaro. "Se si continua con questa impostazione -ha proseguito- vuol dire che non si ha la visione dello sviluppo dell'intero Paese". Orlando poi non ha risparmiato stoccate ai governatori del sud, i quali, a suo dire hanno abbandonato la strada dell'intesa tra loro, privilegiando la contrattazione diretta con Roma. Una pratica che, secondo il ministro, abbassa verticalmente il potere contrattuale con il governo centrale. I risultati, secondo Orlando, sono sotto gli occhi di tutti: l'esperienza Crocetta si avvia al termine non proprio in maniera edificante, il consenso del presidente della Campania è crollato verticalmente, in Calabria le vicissitudini del governo regionale sono note. D'altronde, ha poi affermato: "avete mai visto in questi anni i segretari regionali del Sud fare una riunione per avere una linea comune Sulle politiche da attuare nel Mezzogiorno? Oppure avete mai assistito ad una riunione dei presidenti delle regioni meridionali per approntare una linea comune nei confronti del governo centrale?".

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 Gli obiettivi Dems

Insomma secondo il ministro guardasigilli si va avanti alla cieca senza una linea politica e, senza, cosa ancora più grave, un'alleanza con i ceti sociali che in questi anni ci hanno praticamente abbandonato e che, addirittura, oggi sono nostri nemici, compreso quei ceti che tradizionalmente erano parte della nostra base elettorale. L'obiettivo di Dems, ha concluso, è quello di fare le cose che questo PD non fa. "Se il Pd non ha una politica unitaria a sinistra , Dems deve avere la capacità di interloquire con coloro che stanno alla nostra sinistra. Se il Pd non ha una politica di recupero con i ceti sociali che ci hanno abbandonato, a partire dal mondo della scuola, Dems deve invece lavorare a recuperare questi ceti. Il nostro obiettivo è l'interesse del Partito Democratico". Sarà arrivato il messaggio a Magorno? Venerdì Renzi sarà nella sua Diamante, vedremo cosa risponderà alle obiezioni pesanti di Orlando e Guccione dall'Hotel Marechiaro di Gizzeria Lido.

 

Pa.Mo.