Ci vorrà forse sabato per avere i risultati ufficiali delle primarie di domenica scorsa. Il caos ai seggi e i numerosi ricorso hanno complicato, e non poco, il lavoro della Commissione di garanzia e di Giovanni Puccio.

Il quadro complessivo, però, è ormai chiaro e le possibili variazioni dei numeri non dovrebbero incidere sull’analisi complessiva. Nicola Zingaretti è il più votato anche in Calabria e sfonda il 60% dei consensi, mentre Maurizio Martina si ferma poco sotto il 30%. Marginale il consenso avuto da Roberto Giachetti che raccoglie solo il 7%.

Grande vittoria per il governatore Oliverio e la sua corrente? Molto difficile da affermarlo, anche sei i luogotenenti del presidente della giunta stanno provando a veicolare questo messaggio a Roma.

All’interno di quel 60%, infatti, è contenuto il 20% circa ottenuto dalla lista “Calabria con Zingaretti” di Bruno Censore e Carlo Guccione, in aperto contrasto con la corrente di Oliverio.

Non solo. Tutti i sostenitori del rinnovamento del partito in Calabria, contrari quindi ad una ricandidatura di Oliverio, stanno facendo quadrato per prendersi la maggioranza del partito. In astratto i renziani di Martina, i sostenitori di Zingaretti avversi al presidente e il resto degli scontenti andrebbero saldamente sopra il 50% dei consensi in caso di congresso regionale.

Bevacqua e Iacucci prendono le distanze

E le prese di distanza dal governatore si susseguono. Anche Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua nel commentare la vittoria di Zingaretti, parlano della necessità di rinnovare il partito.

“La larga vittoria in Provincia di Cosenza della Lista Zingaretti Piazza Grande ci riempie di soddisfazione e manifesta l’impegno che abbiamo congiuntamente profuso per il raggiungimento del risultato – dichiarano il presidente della Provincia di Cosenza e il consigliere regionale - L’elezione di due componenti in seno all’Assemblea Nazionale Pd, Anna Maria Di Cianni e Serena Iacucci, è il segno chiaro di un voto che sui territori ha coinvolto realmente la società civile e ha portato ai gazebo e nelle sezioni tanti cittadini che hanno il desiderio di riconoscersi in un campo largo riformista e che vogliono impegnarsi perché questo campo cresca, si irrobustisca e ponga termine alle chiusure palesatesi negli ultimi anni. Registriamo, purtroppo, casi isolati, ma evidenti, di mobilitazioni di apparato vecchio stile. Siamo però convinti che non saranno questi tentativi di ritorno al passato a scoraggiare lo spirito di fiducia e di innovazione che sale dalle comunità e che chiede un partito finalmente disancorato dalle logiche baronali. Noi – concludono Iacucci e Bevacqua – continueremo la battaglia per cancellare i residui di un passato che si ostina a non voler passare. In questa paziente e necessaria opera di ricostruzione del partito, avremo al nostro fianco la stragrande maggioranza delle forze più vive, più motivate e più lungimiranti che operano nei territori. Rinnoviamo i nostri auguri al neo segretario Zingaretti, certi che sarà la guida migliore di un Pd che oggi ricomincia a camminare su gambe salde, con spirito costruttivo e inclusivo, che in Calabria attiverà quel processo di cambiamento da tanti auspicato e richiesto a gran voce”.?

Graziano convoca gli eletti

Naturalmente gran parte della partita si giocherà su tavoli romani e le decisioni del nuovo segretario nazionale avranno un peso fondamentale sul futuro del partito in Calabria.

Al momento, però, il trend è questo e lo sa benissimo anche il commissario regionale Stefano Graziano che, ancora con i risultati non ufficiali, ha già convocato per lunedì prossimo una riunione con i parlamentari, i consiglieri regionali e i rappresentanti istituzionali (Iacucci e Falcomatà).

All’ordine del giorno: le candidature alle prossime elezioni europee, le elezioni amministrative e il dibattito sull’attuale situazione politica.

Un messaggio più che chiaro: la conta interna è partita e non ci saranno esclusioni di colpi.

 

Riccardo Tripepi