«È ora che il Pd calabrese torni a eleggere la sua classe dirigente e ad avere la sua autonomia e la sua credibilità. Non mi pongo come il candidato di una parte ma come candidato di un partito unito ma plurale, tutte le sensibilità devono sentirsi rappresentate dalla mia candidatura».

Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Irto, illustrando, in una conferenza stampa a Lamezia Terme (Catanzaro), i motivi della sua candidatura alla segreteria regionale del partito al congresso in programma a metà gennaio.

«Sono molto felice – ha esordito Irto - del fatto che finalmente il Pd calabrese possa celebrare i suoi congressi, ho dato la mia disponibilità raccogliendo la richiesta di tante e tanti dem calabresi che mi hanno chiesto di impegnarmi anche perché il Pd deve uscire dalla lunga fase di commissariamento».

«Ringrazio il commissario Graziano, ora però chiediamo che si facciano i congressi, e si ridia dignità ai democrat calabresi Non mi pongo – ha proseguito il capogruppo regionale dei democrat - come il candidato di una parte ma come candidato di un partito unito ma plurale, tutte le sensibilità devono sentirsi rappresentate dalla mia candidatura. Il Pd del futuro in Calabria deve avere un rapporto forte con il partito nazionale, ma in Calabria decidono i calabresi: basta con le scelte calate dall'alto e imposte, non siamo tutti brutti, sporchi e cattivi, abbiamo grandi energie».

Con riferimento alla sua candidatura, Irto ha aggiunto: «È chiaro che il Pd calabrese aveva tante figure di grande valore, oggi però è il momento di lavorare all'unità e alla ricostruzione e rigenerazione del partito perché abbiamo davanti enormi sfide, dalla sanità alla lotta alla 'ndrangheta, dal welfare all'autonomia differenziata, sulla quale dobbiamo elaborare una proposta forte da portare all'attenzione del Pd nazionale, che su questo tema non è unito».

«Il Pd – ha riferito il capogruppo regionale del partito - deve creare e mantenere un costante e continuo rapporto con gli iscritti, di cui spesso ci ricordiamo solo nelle campagne elettorali, e con i calabresi, da cui ci siamo allontanati e con cui ora dobbiamo stringere un'alleanza E questo non può farlo solo un segretario ma un intero gruppo dirigente espressione di tutto il Pd. È una sfida enorme e complessa ma possiamo vincerla. Chiedo l'aiuto di tutti, credo che ci siano le condizioni per un congresso unitario».

Quanto al rapporto con la maggioranza di centrodestra alla Regione guidata dal governatore Roberto Occhiuto, Irto ha spiegato che «il Pd non è a disposizione del presidente, questo voglio chiarirlo in maniera netta rispondendo a certe letture, per il bene della Calabria siamo disponibili al confronto mai siamo alternativi al centrodestra. E lo sfidiamo sul modello di sanità, su quello ci vogliamo confrontare e non sull'effetto scenico di qualche nota stampa. Noi - ha sostenuto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale - presenteremo le nostre proposte, perché a esempio secondo noi l'Azienda Zero è Azienda 10».