«L’Agenzia per il lavoro è realtà grazie alla nostra collaborazione, ma il centrodestra non può ricordarsi del confronto democratico solo quando non ha i numeri». Lo mette nero su bianco il gruppo Pd Calabria intervenendo a seguito dell'approvazione della nuova legge sul Mercato del lavoro voluta dalla maggioranza di centrodestra.

I dem in una nota stampa spiegano: «Ancora una volta abbiamo dimostrato sul campo quanto sia consistente il senso di responsabilità del gruppo consiliare regionale Pd nei confronti dei calabresi e delle Istituzioni che rappresentano i calabresi. E ancora una volta il nostro contributo è risultato essere decisivo per l’istituzione di un organismo, nel caso specifico l'Agenzia regionale per il lavoro, che riteniamo essere utile e funzionale alle esigenze dei cittadini, pur esprimendo perplessità su tanti aspetti contenuti nella proposta di legge».

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I numeri della maggioranza

«Come è noto - continua il gruppo Pd - i numeri ieri la maggioranza non li aveva per approvare l’Agenzia per il lavoro. Occorrevano 21 voti e il centrodestra non li aveva. Ci è stato chiesto di dare una mano e lo abbiamo fatto convintamente e non è la prima volta che accade. Segno più che evidente che il principale partito dell'opposizione in consiglio regionale è animato prevalentemente da spirito collaborativo e pratico nell'ottica della risoluzione dei problemi dei calabresi e questo accade nonostante mai, o quasi mai, veniamo coinvolti nelle scelte di merito e di governo della Calabria».

I dem sottolineano: «Diciamola più nettamente, chi governa non considera affatto il nostro spirito collaborativo salvo quando poi i voti servono per approvare riforme utili come l'Agenzia per il lavoro. La prova più eclatante è rappresentata dalla nostra proposta di legge sui Consorzi di bonifica sulla quale ci aspettavamo quantomeno un'interlocuzione con il governo regionale. Spirito collaborativo a parte però - conclude il gruppo consiliare del Pd - non permetteremo più a questa maggioranza e allo stesso  presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto di lasciarsi andare ad atteggiamenti arroganti e a tratti non consoni ai ruoli che si è chiamati a ricoprire».