«Io ho grande stima di Zingaretti, in queste ore mi piace non dire niente per rispetto a quello che il Pd vuol fare e deve fare». Così il leader di Articolo 1-Mdp Pierluigi Bersani, rispondendo alle domande dei giornalisti a Catanzaro, dove partecipa a un'iniziativa politica. «La dico così: mi auguro - ha aggiunto Bersani - che da quell'appuntamento venga la proposta di mettersi al servizio, come un fratello maggiore che ha capito quel che è successo in questi anni, di una cosa nuova di cui c'è bisogno. Mi fermo qui, il giorno dopo vediamo». Secondo Bersani «il mio è un segno di rispetto: ho fatto il segretario di quel partito, ho fatto una scissione che io ho vissuto come un'espulsione, intendiamoci bene. Ho detto non in mio nome quando vedevo che arrivava la mucca nel corridoio, arrivava la destra e non si voleva vederla, non si voleva neanche discutere e chi diceva di discutere veniva umiliato. Io ho rispetto, bisogna evitare invasioni di campo. La mia vita - ha sostenuto ancora il leader di Articolo 1-Mdp – è la sinistra, una sinistra di governo. Penso che se non si prende in mano la questione sociale può venire solo la destra. Chi pensa a robe centriste, centrali, a elite, non ha capito cosa sta succedendo: vada per favore a fare un giro in un bar, perche' mettersi in testa altre formule non porta a nessuna parte». Bersani ha quindi concluso: «Bisogna fare una sinistra larga e plurale, riorganizzarla, e in questo modo si riprende il filo della prospettiva, perchè la sinistra esiste in natura. C'è qualche pirla che dice che la sinistra è finita: vorrei informarlo che la sinistra ne ha viste ben di peggio nella sua lunga storia».

 

Su quota 100 «bisogna partire dai lavori più pesanti. Faccio fatica a dire che non salvo nulla, perchè a esempio - ha proseguito - occuparsi della povertà è  benemerito, e anche togliere le eccessive durezze della legge Fornero è giusto, ma ascoltassero un pò e discutessero invece di andare dritti come treni perche' sanno tutto loro. Io voglio bene al pubblico impiego, per amor di Dio, ma voglio bene anche ai muratori dell'edilizia che non hanno tutti i bollini e devono andare sui ponteggi. Vuoi spendere un po' di soldi per questo? Io dico: parti allora un attimo dai lavori più pesanti. Sono contento per i tantissimi del pubblico impiego, ma poi - conclude Bersani - bisogna sostituirli perchè negli ospedali mancheranno i medici, e campa cavallo prima che arrivino gli altri. E invece avremo gente nell'agricoltura e nell'edilizia a cui mancano tre bollini e perdono il treno. E non + giusto. Questo e' il punto».

 

«Bisogna stringere molto sui temi sociali: questo è quello che consiglio in Calabria, in Emilia, dappertutto». Così ha continuato Pierluigi Bersani rispondendo sulle prossime elezioni regionali in Calabria e sulle vicende che hanno riguardato il governatore, Mario Oliverio. «Saranno i nostri qui in Calabria - ha sostenuto Bersani - a decidere come fare per il meglio. Io voglio solo dire che, per quello che ho conosciuto, ho conosciuto in Oliverio una persona perbene, devo dirlo in coscienza. Poi, io poi vedo un tema generale, in Calabria ma non solo in Calabria: spero che si mettano insieme tutte le forze di una sinistra democratica e plurale ma che non si finisca nei politicismi». Secondo il leader di Articolo 1-Mdp, inoltre, «se in campagna elettorale queste compagini non incrociano la vita comune della gente, non affrontano il tema sociale, non si fanno vedere sul pezzo, non ce n'è, in Calabria, in Emilia e in nessuna parte, è come andare su Marte. Questo e' il punto principale. Bisogna stringere molto sui temi sociali: questo - ha concluso Bersani - e' quello che consiglio in Calabria, in Emilia, dappertutto».