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“L’approvazione da parte della Commissione europea del Programma Operativo Regionale 2014/2020, 2.3 miliardi di investimenti, è una gran bella notizia per la Calabria”, afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci. “Non era affatto scontato il raggiungimento di questo obiettivo visti i gravi ritardi accumulati negli anni addietro dalla Giunta di centrodestra, sia nell’attuazione del Por 2007/2013, sia nella stesura del nuovo programma”.
“Se la Calabria – prosegue Paolucci - ha cambiato passo, è merito innanzitutto del lavoro portato avanti con pazienza e costanza dalla Giunta di Mario Oliverio negli ultimi 12 mesi. Adesso può iniziare una stagione di investimenti nel campo del lavoro, delle PMI, dell’ambiente e delle infrastrutture”.
“Resta una grave ingiustizia da riparare. Per effetto della cattiva gestione del passato, la Commissione europea ha imposto al Por Calabria 2014/2020 una riduzione del cofinanziamento nazionale dal 50 al 25%. Un’assurdità, la solidarietà rovesciata, se consideriamo che le Regioni del Nord hanno mantenuto il cofinanziamento statale al 50%. Stiamo parlando, per la Calabria, di quasi un miliardo in meno di investimenti, in particolare nei settori delle infrastrutture e della messa in sicurezza del territorio. È importante che il Governo nazionale si impegni a reintegrare queste risorse attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione. La Calabria e il Mezzogiorno per ripartire hanno bisogno di più investimenti, non di tagli allo sviluppo”; conclude Paolucci.