La sorpresa del sindaco Giovanni Politano, dipinta sul volto quando si è trattato di scartare il regalo che gli è stato pubblicamente consegnato dalla sua maggioranza di governo, è stata il filo conduttore che ha scandito la tradizionale cerimonia di scambio d’auguri che il comune di Paola, nel suo assetto organico, celebra annualmente a ridosso della Vigilia di Natale.

Una festa cui, a sorpresa, hanno preso parte anche Fausto Orsomarso, nella sua veste di senatore della Repubblica, e la consigliere regionale Sabrina Mannarino (new entry a Palazzo Campanella proprio per subentrare al primo, ormai “salito” nell’aula di Palazzo Madama a Roma). Entrambi eletti tra le fila di Fratelli d’Italia, partito che – nonostante il civismo caratterizzante le liste con cui la coalizione Politano ha vinto a giugno – è pilastro portante dell’amministrazione comunale, Orsomarso e la Mannarino hanno partecipato attivamente all’evento, prendendo la parola al tavolo e rivolgendo ai presenti i propri auguri.

A sorpresa è stato poi svelato il video col quale il comune ha formulato i suoi auguri ai cittadini, che oltre agli applausi preregistrati sulla traccia audio ha incontrato anche quelli reali della sala.

Sempre a sorpresa sono stati insigniti di un attestato l’imprenditore Pino Chianello, per i quarant’anni ininterrotti di attività della sua azienda, e Walter Chianello, alla cui memoria è stato tributato un pensiero consegnato nelle mani del figlio Alessio. Così come a sorpresa è stato ringraziato il fotografo amatoriale Paolo Perrotta, artefice di un suggestivo calendario dedicato alla città.

Non tanto a sorpresa, perché già annunciata dal sindaco in occasione della giornata commemorativa del 21 luglio, è stata disposta la posa di un’opera raffigurante il compianto Tonino Maiorano – vittima innocente di ‘ndrangheta, freddato per un tragico scambio di persona nel 2004 – adesso esposta al pubblico nel chiostro del complesso in cui è ospitato il comune, accanto alla scultura con cui l’artista Pino Mainieri ha rappresentato il Patrono cittadino e di tutti i calabresi.

Nel solco della tradizione, invece, le pergamene consegnate ai dipendenti andati in pensione nell’anno in corso, membri del personale fino a qualche tempo fa, cui la platea presente nell’auditorium – composta perlopiù da elementi della pianta organica dell’ente – ha tributato saluti affettuosi.

Tornando alle sorprese, non ha mancato di evidenziarle il senatore Orsomarso, che a proposito della realizzazione del porto di Paola, si è detto stupito della reazione che, alcuni esponenti della politica locale, espressero all’atto della consegna dell’assegno da 20 milioni di euro (svoltasi in municipio all’epoca della precedente amministrazione comunale) con cui la Regione Calabria contribuirà all’opera allorquando si troverà – nei tempi concessi dalla legge – un privato disposto ad aggiungercene 31 (perché l’infrastruttura ha un costo complessivo di 51 milioni).

Tra i possibili riferimenti della frecciatina senatoriale, l’avvocato paolano Graziano Di Natale, che smessi i panni di politico rappresentativo, continua ad essere leader di un movimento di fondamentale importanza per il prosieguo amministrativo dell’attuale compagine di governo, in quanto “La Migliore Calabria” – di cui Di Natale è leader senza cariche formali – conta ben tre consiglieri in maggioranza. Un cortocircuito mica tanto velato quindi, nel quale l’esponente apicale di un partito molto presente nell’amministrazione (con almeno due assessori sui cinque dell’esecutivo, il presidente del consiglio, e buona parte dei consiglieri comunali nell’orbita Fratelli d’Italia), ha fatto brillare – non è chiaro quanto inconsapevolmente – la contorsione su cui si regge l’intero impianto di questa esperienza di governo locale. Che sia la premessa di un cambio di scenario in futuro? Non è dato sapere. Quello che al momento per Politano e suoi conta di più, è riuscire a passare indenni dallo scoglio del consiglio comunale del prossimo 28 dicembre, nel quale si potrebbe assistere ad un confronto senza precedenti con la minoranza.

Così Fausto Orsomarso a proposito del porto di Paola: «c’è anche chi negava che esistesse il finanziamento (Di Natale, ndr). Un racconto surreale di cui la Calabria non ha bisogno. Io non dico che la mia sia una ricetta perfetta ma se vinci, e lo fai con le tue idee, vuol dire che c’è stato un confronto costruttivo. Questo è lo spirito con cui la nostra regione, a livello nazionale e internazionale, dovrebbe misurarsi con le nuove realtà». Quindi un inciso anche sulla polemica che, al momento, lo sta vedendo al centro di un fuoco incrociato nella sua veste di assessore regionale, sorta in seguito alla decisione di allestire un parco promozionale in quel di Milano, per un costo di 2,6 milioni di euro a spese dei calabresi. «Rispondere è diventato un argomento davvero imbarazzante – ha detto Orsomarso – noi abbiamo fatto un investimento importante in brand awareness (la consapevolezza del marchio, ndr) sull’immagine della nostra regione. A noi servono reputazione e attenzione, che poi si traducono in lotta al pregiudizio e all’autolesionismo, perché c’è bisogno di costruire una consapevolezza che, se verranno investite bene le risorse a disposizione, farà accedere la scintilla di quell’eldorado inespresso che tuttora rappresentiamo».

Colta in contropiede dalla calorosa accoglienza, anche l’avvocatessa Sabrina Mannarino non ha nascosto l’emozione per questa sua prima pubblica sortita nella nuova veste di consigliere regionale, enfatizzando l’occasione venutasi a creare con la cerimonia di fine anno. «Paola è la mia città, è una città che amo profondamente e cercherò in tutti i modi di aiutare questa amministrazione ad essere più vicina al governo centrale, cosa che ovviamente farò con tutti i comuni della provincia. Spero di riuscirsi – ha proseguito la Mannarino – è un progetto che voglio attuare seriamente e, con l’aiuto di tutti, spero sinceramente di realizzarlo».

Tornando invece al clima innescatosi dalla reazione del sindaco al regalo ricevuto dalla sua maggioranza, in quel caso la sorpresa è stata doppia, da un lato l’emozione per il pensiero inatteso, dall’altro la gioia per un dono prezioso, consistente in una nuova fascia tricolore da indossare in pubblico, contraddistinta dalla comparsa del Santo, intessuto sullo sfondo bianco azzurro, scudettato all’altezza del cuore.