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Il politico non ringrazia e l'ente morale lo caccia dalla sede. È diventato un caso spinoso l'editto patito da Enzo Infantino, leader di "Sinistra per Palmi", dichiarato indesiderato dalla storica società operaia di Mutuo soccorso che gli ha negato l'accesso ai suoi locali per tenere una manifestazione pubblica che si annunciava rovente.
La vicenda, viste le acque agitate di un consiglio comunale azzoppato dopo l'arresto per mafia del consigliere Gabriele Parisi e dove bisogna surrogare i 5 di minoranza che si sono dimessi, sembra andare ben oltre l'altolà alla fruizione di una sala comune. Il clima politico diventa nuovamente incandescente, a pochi mesi dalle elezioni comunali. "Infantino ha pesantemente offeso gli organi direttivi della Società, omettendo di rivolgere saluti e ringraziamenti al sodalizio", così il gruppo guidato Saverio Saffioti ha motivato il suo inaspettato "no" ad personam, attraverso una nota pubblicata sul profilo Facebook dell'associazione.
La colpa del politico, noto anche per il suo impegno umanitario per la causa dei migranti, sarebbe quella di aver utilizzato - col suo movimento e più di un anno fa - il salone della sede di Piazza Scivola e di aver espresso solo dopo qualche giorno, e a mezzo stampa, gratitudine ai soci per la concessione gratuita dei locali. Quella odierna è una ripicca personale dopo una dimenticanza? Un avvertimento politico in vista del voto?
A questo punto sono in molti a chiederselo, tenendo a mente la durissima opposizione che "Sinistra per Palmi" continua a fare verso il sindaco Giovanni Barone e il vicesindaco Giuseppe Saletta, che ha proprio in Saffioti ha uno dei suoi più convinti sostenitori. A Enzo Infantino è arrivato un sostegno largo in queste ore, che ha portato il suo gruppo a programmare per martedì prossimo, in un luogo diverso, una assemblea che a questo punto si annuncia ancora più incandescente.
Agostino Pantano