A Palmi sarà dunque sfida Ranuccio-Trentinella per il ballottaggio e a nulla è valso il ricorso in autotutela presentato da 5 dei 6 candidati a sindaco. Nessun riconteggio dei voti come invocato nell’atto presentato venerdì, e quindi la partita che si gioca domenica è tra l’ex consigliere del Pd che al primo turno ha preso il 34 % dei voti e l’ex assessore di Forza Italia arrivato secondo con quasi il 16%.

 

Nel fine settimana la Commissione elettorale centrale ha chiuso definitivamente i suoi verbali trasmettendoli al ministero e confermando il responso che si sapeva. Pino Ippolito e Mimma di Certo, i due candidati distaccati da Trentinella per una manciata di voti, hanno dichiarato l’intenzione di fare ricorso al Tar, attivando una procedura dai tempi lunghi che comunque non impedisce il turno di domenica.

 

A nulla è dunque valso il fatto che già martedì scorso vi era stato, nella sola sezione 16, un ricontegio che aveva favorito Trentinella. In quel caso la verifica limitata ad un solo seggio era avvenuta perché con una procedura atipica, i componenti del seggio avevano presentato una dichiarazione in cui ammettevano alcuni errori. Messa quindi alle spalle questa confusa maratona dei primi scrutini, la città si prepara a vivere il rush finale tra due sfidanti che – sebbene alla guida di coalizioni civiche – per la loro storia opposta sono comunque ben identificabili dal punto di vista politico. Sia Giuseppe Ranuccio che Francesco Trentinella hanno evitato di rivolgere appelli agli sconfitti, ma nessuno esclude che in queste ore siano in corso abboccamenti per probabili alleanze più o meno palesi. Riflettori puntati sullo schieramento di Silvana Misale, che guidava gli uscenti del centrodestra, e quello della di Mimma Di Certo che è del partito in cui militava Ranuccio.