VIDEO | Il governatore richiamato dai 28 interventi previsti per riqualificare una città che gli contesta il via libera al raddoppio del termovalorizzatore
Tutti gli articoli di Politica
«Sono a disposizione del sindaco ogni volta che avrà bisogno del sostegno della Regione». Lo ha detto il presidente Roberto Occhiuto al pubblico di Gioia Tauro, riunito nella sala consiliare per assistere alla presentazione del progetto, finanziato con 4.200.000 dei Contratti istituzionali, “Percorsi verdi in Città”. L’approccio istituzionale del governatore, apparentemente scontato, non era tale se si pensi che è stato lo stesso Occhiuto ad accennare nella premessa la cronistoria di un rapporto complicato con Aldo Alessio.
«Abbiamo litigato – ha detto ironico – e probabilmente lo faremo ancora, ma quello che qui voglio dire è che quando dimostriamo come questa sera di volere bene alla Calabria, al di là delle diverse sensibilità, la regione c’è». In città in primavera si vota e l’apertura di credito che il governatore di Fi ha fatto nei riguardi di un amministratore di sinistra, peserà certamente nel prosieguo del dibattito locale.
Si è fatta notare l’assenza del suo partito, all’appening servito a illustrare gli interventi per riqualificare 13 aree comunali e 15 piazze, un complesso di opere «che – ha precisato il sindaco – probabilmente non saremo noi a inaugurare, ma che sono comunque un lascito straordinario per il quale ringrazio la regione, l’ufficio tecnico e i progettisti». Ironia della sorte, Occhiuto – arrivato in ritardo perché reduce da una seduta del consiglio regionale a Reggio Calabria – aveva sbagliato ingresso nella sala, presentandosi con i suoi collaboratori in quella parte del Municipio che espone ancora un grande striscione che ribadisce la contrarietà al raddoppio del termovalorizzatore.
Tema divisivo quest’ultimo, non toccato al pari di quello che riguarda il presunto inserimento nel decreto energia del progettato rigassificatore e di quello del varo dell’Arrical, l’azienda unica contro cui Alessio aveva schierato il consiglio, subendo il commissariamento ordinato personalmente dal governatore. La distensione si è quindi consumata tra reciproci apprezzamenti dal profilo istituzionale, con Occhiuto che ha però evitato le domande dei giornalisti, affrontando l’argomento porto – al cospetto di una platea non piena, in cui si è notato però la presenza del presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli, di Gianluca Migliozzi, comandante del gruppo carabinieri Gioia Tauro, del sindaco di Rosarno Pasquale Cutrì - solo per «ringraziare le comunità locali che si sono di recente mobilitate contro la direttiva europea Ets».