Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato nella notte, a maggioranza, la proposta di legge in tema di “Razionalizzazione e miglioramento dell’offerta assistenziale nel territorio regionale”. La legge prevede l’unificazione dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e dell’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro. A presentare il testo è stato il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, parlando di «scelta organizzativa richiesta dall'esigenza di razionalizzare e migliorare l'offerta sanitaria e prevista anche nel piano di rientro e più volte sollecitata dai ministeri affiancanti» e sostenendo che la proposta «sana le passate contestazioni della Corte costituzionale su questo tema».

La legge, in particolare, stabilisce che l’unificazione avvenga mediante fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio nell’azienda ospedaliera universitaria. L’azienda Mater Domini assume la denominazione di azienda ospedaliera universitaria Renato Dulbecco e subentrerà nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio.
Si dispone poi che «l’attuazione della fusione è affidata al protocollo di intesa» tra il commissario della sanità calabrese e il Rettore dell’Università di Catanzaro, sarà da sottoscriversi entro un anno dall’entrata in vigore della legge. Il protocollo, è evidenziato ancora nell'articolato, dovrà «tenere conto, in particolare nella fase di avvio delle attività dopo la fusione, delle rispettive vocazioni assistenziali, di emergenza urgenza dell’azienda Pugliese Ciaccio e di elezione, urgenza, didattica e ricerca della Mater Domini».

Il testo è stato approvato con i voti della maggioranza di centrodestra, per la quale è intervenuto, oltre allo stesso Mancuso (Lega), Antonio Montuoro (Fratelli d'Italia). Contrario il voto delle opposizioni, espresso da Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti (Pd) e da Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente).

La legge approvata nella notte rappresenta l’ennesimo tentativo di creare, nella pratica, l’azienda ospedaliera unica a Catanzaro, finora fallito per la bocciatura di un’altra legge sul tema da parte della Corte costituzionale negli anni scorsi ma anche per le forti resistenze politiche, accademiche e mediche, al progetto.