Il sindaco di Castrolibero guarda al futuro e lancia un appello: «Questo è il tempo della militanza, dell’impegno quotidiano e concreto»
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Il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco
«Il mio essere da anni Sindaco di una ridente e libera cittadina mi ha portato a credere profondamente nella forza dei territori e nella loro capacità di essere protagonisti di un cambiamento reale, duraturo e giusto. Una Nuova e più efficace classe politica che aspiri a superare i limiti evidenziati dal fallimento dei partiti ideologici, dovrà necessariamente ripartire dall’ascolto dei cittadini, dalle vocazioni dei territori e dalle necessità delle comunità». È quanto scrive in una nota il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco.
«Da qui l’esigenza di un partito post ideologico, non liderista, Costituzionale, Autonomista e ideale. Questo è Italia del Meridione e non Meridione d’Italia: un partito politico espressione – spiega Orlandino Greco - della più autentica filosofia degasperiana e non un luogo geografico, ma una visione, un progetto che si nutre di militanza, competenza e radicamento. La nostra missione è chiara: dare voce ai territori, intesi non come spazi geografici, ma come nuovi soggetti sociali, ricchi di potenzialità e risorse troppo spesso ignorate».
«Viviamo in un’epoca in cui gli schemi ideologici della destra e della sinistra si sono trasformati in freni allo sviluppo, anziché in strumenti di progresso. Italia del Meridione, partito autenticamente Italiano, a vocazione Meridionalista, è stato ed è l’unica prospettiva politica che guarda al futuro con l’obiettivo di abbattere i divari, non di amplificarli. La giustizia sociale è il nostro orizzonte, e per raggiungerlo è necessario – ribadisce il sindaco di Castrolibero - superare le divisioni cinicamente costruite tra nord e sud, per restituire dignità e valore alle diverse vocazioni territoriali».
«“La nostra Italia sarà ciò che il Sud sarà”, diceva Salvemini. E mai come oggi quelle parole risuonano attuali. Se vogliamo un’Italia forte, unita, capace di affrontare le sfide globali, dobbiamo partire proprio dal Meridione, dalle sue energie, dalle sue eccellenze. Ma per farlo serve una politica diversa: – continua - non quella che si chiude nei comitati elettorali centralisti, ma una politica che si apre, che ascolta, che si radica. Questo è il tempo della militanza, dell’impegno quotidiano e concreto. Serve competenza, non tecnicismo. Serve formazione, non improvvisazione. Le istituzioni sono sacre, e la loro guida richiede preparazione, dedizione e rispetto».
«Il problema principale del Paese è la selezione della Classe dirigente che non si forma più nelle segreterie dei partiti ne nelle palestre dei Consigli comunali. Abbiamo la necessità di formare una struttura competente coraggiosa e libera, che sia all’altezza delle sfide del nostro tempo e capace di restituire al Sud il ruolo che merita: non più fanalino di coda, ma motore di sviluppo. La nostra missione è costruire – conclude Orlandino Greco – un’Italia migliore attraverso il contributo di tutti, con una democrazia partecipata, con un progetto condiviso e con la consapevolezza che ogni passo fatto insieme è un passo verso un’Italia più giusta, più forte, più unita».