«La sentenza del Tar testimonia quanto da noi più volte sostenuto, e cioè che la violazione dei principi di legalità sta diventando una costante, un modus operandi continuo di questa giunta regionale. Ma l'arroganza istituzionale non paga: il giudice amministrativo ha messo termine oggi a uno scontro insensato avviato, con la sua ordinanza, dalla presidente Santelli che si è mossa in maniera irragionevole, senza la necessaria responsabilità verso le comunità amministrate. Quelle stesse comunità che, sicuramente, saranno pronte a ripartire il prossimo 18 maggio in piena sicurezza e seguendo le linee guida che saranno emanate dal governo nazionale». È quanto dichiara il capogruppo Pd in consiglio regionale, Domenico Bevacqua.

 

«Non si trattava, come si voleva far passare – prosegue – di discutere su “quattro bar e tavolini”: si tratta, come ben si legge nella sentenza del Tar, dell'unità del nostro ordinamento giuridico, insieme alla salute dei lavoratori e dei cittadini. Ciò che maggiormente mi rammarica, però, è che l'applicazione di questa sentenza (che, peraltro, poteva forse arrivare più rapidamente), finirà per danneggiare proprio quei lavoratori che, a fatica, stavano cercando di riorganizzarsi e rimettere in moto le loro attività. La presidente Santelli non si è minimamente curata dei danni che poteva andare a creare e ha perseverato in nome di una malintesa e sterile visibilità mediatica».