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“Resto allibito dalla dichiarazione della signora Filomena Greco e dalla richiesta avanzata nei miei confronti di un risarcimento danni di 5 milioni di euro per opinioni politiche espresse in questi mesi nell'espletamento del mio mandato.
Siamo di fronte a un chiaro tentativo di intimidazione nei miei confronti nell'esercizio del ruolo che i calabresi mi hanno affidato dieci mesi fa.
Tutto questo dà il segno del grumo di interessi che ruota e si annida nella sanità e delle difficoltà che ostacolano il necessario processo di cambiamento.
Resto allibito ma non sorpreso, visto che il mio impegno espresso a chiare lettere sin dalle primarie e dal primo giorno del mio insediamento a presidente delle Regione è stato, è e continuerà ad essere chiaro e determinato: difesa e riqualificazione della sanità pubblica per garantire e tutelare il diritto alla salute dei calabresi.
Sia chiaro non alberga in me alcuna logica di demonizzare il privato la cui funzione di integrazione del servizio pubblico considero importante.
Si tratta, piuttosto, di preservare un quadro di regole a tutela del diritto alla salute dei cittadini e della dignità del sistema delle imprese che, altrimenti, vedono mortificata la funzione.
Sulla linea della riqualificazione del sistema sanitario pubblico e del rafforzamento delle sue strutture e prestazioni lavoreremo con determinazione, sicuri di rappresentare e affermare la volontà e gli interessi di tutti calabresi, oltre quelli che ci hanno dato largo consenso dieci mesi fa.
Su questa linea bisognerà, semmai, accelerare il passo e, per questo, ritengo che ognuno debba essere chiamato ad una esplicita e chiara assunzione di responsabilità.
Nella nuova Regione che stiamo costruendo non ci può essere spazio per ambiguità e tentativi di frenare la necessaria azione di bonifica e di trasparenza nella realizzazione di obiettivi programmatici sui quali abbiamo chiesto e ottenuto un pronunciamento chiaro ai calabresi”.