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La risalita dell’Italia? «Merito dei governi Renzi e Gentiloni, nonostante i limiti e qualche errore commesso». Il Mezzogiorno e la Calabria? «Hanno avuto l’attenzione che meritavano».
È un Mario Oliverio già in piena campagna elettorale quello che oggi ha inaugurato la nuova sede del Partito democratico di Mammola, nella Locride.
Il presidente della Regione ha partecipato alla manifestazione insieme al capogruppo in Consiglio regionale Sebi Romeo e al coordinatore provinciale del Pd, Giovanni Puccio.
«Agli smemorati, a coloro che si dilettano e sono maestri di disinformazione, nel tentativo di rimuovere la memoria - si legge in una nota - vorrei ricordare che quattro anni fa il Paese era sull’orlo del baratro, sia a livello economico che occupazionale che sul piano della credibilità europea ed internazionale. In questi anni si è lavorato molto per rimettere l’Italia sulla giusta carreggiata e se siamo usciti dalla situazione drammatica in cui ci trovavamo, nonostante i limiti e qualche errore commesso, è stato proprio grazie all’impegno dei governi Renzi e Gentiloni. In questo contesto, anche il Mezzogiorno e la Calabria hanno avuto l’attenzione che meritavano. Sono state stanziate risorse consistenti e messi in campo programmi e investimenti considerevoli concertati con le Regioni».
Oliverio ha poi spostato il baricentro del suo intervento sulla Calabria e sull’azione del governo regionale, invitando il Partito democratico a essere «orgoglioso dei risultati raggiunti rivendicandoli con determinazione e continuando ad ascoltare e a raccogliere le domande e le proposte che vengono dalla società civile».
«A livello regionale - ha detto il presidente - abbiamo predisposto una serie di programmi operativi che cominciano a dare i primi frutti, creando nuove possibilità di lavoro e occasioni di crescita». In particolare, ha richiamato l’impegno dispiegato a favore dei precari della Pubblica amministrazione, «creando le condizioni per consentire a 5000 lavoratori Lsu ed Lpu di maturare il diritto alla stabilizzazione».
«Su questa strada vogliamo continuare a camminare - ha concluso -, con la chiara consapevolezza che il cammino è irto di ostacoli, che i nemici del cambiamento sono tanti e che i problemi drammatici e annosi che abbiamo ereditato non possono essere risolti, dalla sera alla mattina, con un colpo di bacchetta magica».