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Ricevuto dal sindaco Giorgio Bonamassa, il presidente Oliverio ha dapprima partecipato presso il Municipio ad una riunione tecnica nel corso della quale Carlo Tansi, geologo del CNR, che sta monitorando l'andamento del fenomeno franoso, ha illustrato il quadro attuale e ha quindi effettuato un lungo sopralluogo nei luoghi colpiti.
Presenti nella sala consiliare del Comune i sindaci del territorio, i funzionari della Protezione Civile, la comunità di Oriolo, dagli amministratori locali il presidente della Regione, accompagnato dai responsabili delle strutture regionali competenti, ha avuto i dettagli della grave situazione.
" Esprimo la solidarietà- ha detto Oliverio-, la presenza attiva ed il pieno sostegno della Regione rispetto ad una situazione che già Oriolo ha conosciuto nel passato e che oggi si ripresenta. Al sindaco ed agli abitanti dico che non devono sentirsi soli. Martedì, nella prossima riunione di Giunta, assumeremo provvedimenti per fronteggiare la situazione e le urgenze determinatesi. La fragilità del territorio calabrese è nota e su questa occorre intervenire. Nella giornata di ieri ho sentito telefonicamente Erasmo D'Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico, ed abbiamo concordato un incontro nella prossima settimana. Lavoreremo per mettere a punto un progetto di sistemazione idrogeologica e di messa in sicurezza del territorio."
"Procedendo alla riduzione del numero dei dipartimenti della Regione -ha proseguito-, abbiamo voluto una sola unità autonoma che è quella per la protezione del suolo e dai rischi. La struttura è funzionale alla messa a punto di una strategia unitaria, che utilizzerà risorse comunitarie e dello Stato. Il passato è stato caratterizzato da una totale assenza di manutenzione del territorio. È oggi urgente recuperare una cultura della cura e della manutenzione e non agire sulle sole emergenze e sui disastri. Il nostro impegno è quello di mettere a punto una programma strategico che consideri la situazione comprensorio per comprensorio, bacino per bacino."