Potrebbe slittare di un paio di giorni il varo della nuova giunta regionale. Ore decisive in attesa dei nomi che porteranno area di rinnovamento in Regione. Oliverio ha più volte dichiarato di voler costruire una squadra di soggetti che rappresentino la discontinuità con il passato, "una Giunta nuova – ha promesso Oliverio – di profilo alto, che coinvolgerà competenze, esperienze significative, giovani e donne nel rispetto dello statuto che non a caso noi abbiamo voluto modificare, anche per rendere vincolante la presenza di genere”. Ma non mancano i malumori all'interno della sua maggioranza, quelli del consigliere del gruppo Oliverio presidente Vincenzo Pasqua, contrario a una giunta 'solo' tecnica, o di Arturo Bova, che chiede il coinvolgimento di tutta la maggioranza nella scelta degli assessori. E si attendono le dimissioni del presidente del consiglio Tonino Scalzo, richieste da Ciconte e Guccione, che hanno richiesto l'azzeramento totale prima di rimettere il mandato. Magorno ha già annunciato che Scalzo è pronto a dimettersi, ma sui tempi ci sarebbero diverse impostazioni. Per Scalzo deve arrivare prima la nuova Giunta, dato che la presidenza del Consiglio non dipende dal governo regionale, ma dall'assemblea, che deve scegliere in autonomia. Secondo gli ultimi rumors, a sostituirlo dovrebbe essere un altro 'renziano', il reggino Mimmo Battaglia.


Intanto per oggi è attesa la promulgazione del nuovo Statuto. Scaduti i termini per la presentazione del referendum, infatti, non ci sono più ostacoli per la promulgazione, senza limiti alla nomina di assessori esterni. Rimane però l’istituto della vacatio legis a cioè quel periodo di 15 giorni che trascorre dalla pubblicazione della legge prima che la stessa entri effettivamente in vigore e sia quindi operativa. Quindi la nuova giunta potrà iniziare ad operare solo a metà di luglio. Tuttavia Oliverio, per tenere fede alle promesse fatte, si limiterà ad annunciare la nuova giunta e poi aspetterà i tempi della vacatio legis. Tante le voci sui nuovi assessori, ma nessuna conferma ufficiale dal governatore Oliverio, che vuole sorprendere. Dovrebbe essere 'promosso' il professor Viscomi, già nominato direttore generale della presidenza da Oliverio. Più volte citato anche l'ex sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, amico del governatore fin dai tempi della comune militanza del Pci e simbolo della militanza politica 'anti-'ndrangheta'. Per motivazioni simili viene indicata anche l'ormai ex sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, poche settimane fa 'dimissionata' dal suo consiglio comunale. In corsa anche Maria Stella Ciarletta, consigliera di parità, e Maria Francesca Corigliano, fedelissima dello stesso Oliverio. Da Crotone si candidano Pepe Corigliano e il sindaco Peppino Vallone, o Tonia Stumpo (sorella del deputato del Pd Nico). Da Vibo in corsa il renziano Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo, e il capogruppo al Comune Antonio Lo Schiavo.

 

Si tratta solo di rumors senza conferme, dato che proprio in queste ore fervono le trattative sull'asse Catanzaro-Roma, tra il presidente Oliverio e la segreteria renziana del Pd nazionale. Rumors che coinvolgono solo esponenti politici. Non è escluso che alla fine il governatore punti su una giunta tutta tecnica, proprio per uscire dall'impasse dovuto alle trattative tra le varie anime del Partito Democratico.