Il governatore gioca la carta dell’assessore all’Agricoltura per contendere il posto per Strasburgo a Martusciello. E nelle amministrative a rischio tratta in prima persona: l’obiettivo è convincere Straface a frenare la corsa di Stasi e il manager della Regione Cosentino a stoppare il centrosinistra per il dopo Limardo
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Grandi manovre in Forza Italia in vista del turno elettorale di primavera. Roberto Occhiuto ha tutta l’intenzione di non perdere terreno e magari dimostrare ai vertici nazionali del partito che forse è stato un errore non dargli il ruolo di vicario. Per farlo però bisogna portare i risultati. Allora i soliti rumors dicono che il presidente domenica scorsa abbia convocato i suoi per elaborare una strategia in vista delle amministrative e delle europee.
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Elezioni a Corigliano-Rossano
Come abbiamo scritto ieri Occhiuto è preoccupato per le amministrative a Corigliano Rossano. Lo è non soltanto perché stiamo parlando della terza città della Calabria, ma anche perché l’attuale sindaco Flavio Stasi che si ricandida, potrebbe essere il futuro candidato alla presidenza della Regione da parte del centrosinistra. Meglio quindi non dargli il vantaggio, per ora ipotetico, di candidarsi da sindaco di una grande città. Da quelle parti, però, il centrodestra non era riuscito a trovare una quadra e il rischio che andasse a ranghi sparsi era più che concreto. Allora Occhiuto ha chiesto un sacrificio a Pasqualina Straface. Il consigliere regionale di Forza Italia finora ha resistito ad ogni sirena giurando di non avere alcuna intenzione di candidarsi dopo quello che le è occorso da sindaco dell’allora Corigliano Calabro. Ma di fronte alle richieste del presidente è difficile dire di no e allora la Straface ci sta pensando seriamente.
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Certo bisogna considerare che la situazione politica non è esattamente come un paio di mesi fa. Nel frattempo il centrodestra si è sfilacciato con i centristi di Azione che hanno già messo in campo un loro candidato ovvero il giovane Mattia Salimbeni. Difficile adesso che il ragazzo si ritiri in nome dell’unità del centrodestra. Al massimo si può prevedere un accordo di secondo livello ovvero nella fase del ballottaggio. Ma al secondo turno bisogna arrivarci.
Il passo indietro di Maria Limardo a Vibo
Complessa anche la situazione a Vibo Valentia, Comune importante per la coalizione visto che è l’unico capoluogo governato dal centrodestra. Ma anche qui la coalizione rischia di arrivare “lunga” poichè Maria Limardo ha deciso di ritirare la sua disponibilità alla ricandidatura. Notizia sotto certi aspetti positiva per il centrodestra che potrebbe con una scelta alternativa, provare ad attrarre i centristi che vedevano la Limardo come fumo negli occhi. Va trovato però l’uomo giusto e Occhiuto ritiene di averlo individuato in Roberto Cosentino, dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, e sotto certi aspetti “figlio d’arte” visto che il papà è stato già sindaco di Vibo. Naturalmente stiamo parlando di indiscrezioni. Sia la Straface sia Cosentino per il momento non sono usciti allo scoperto.
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Europee
Ma l’indiscrezione più gustosa di questo vertice riguarda l’appuntamento delle Europee. Pare che Occhiuto abbia chiesto il sacrificio a Gianluca Gallo, l’assessore regionale all’Agricoltura campione di preferenze alle ultime regionali con 21mila voti. Anche qui vale lo stesso discorso della Straface. Gallo ha più volte ribadito di non essere interessato ad una candidatura a Strasburgo, ma da dirigente politico (è segretario provinciale di Forza Italia) se il partito chiama difficilmente potrebbe smarcarsi.
Il problema è capire dove vuole andare a parare questa candidatura. I più maliziosi la vedono come un tentativo di mostrare i muscoli al partito nazionale dopo l’esito del congresso all’Eur. È chiaro che se Gallo si candida, lo fa per essere eletto. Alle regionali ha preso 21mila voti, la proiezione dice che in Calabria potrebbe arrivare a superare i 50mila. Ne servirebbero almeno altri ventimila nelle altre regioni delle circoscrizioni Sud. Si perchè l’uomo da battere è Fulvio Martusciello, europarlamentare uscente e capo delegazione del partito in Europa. Uomo di stretta fiducia di Tajani, è stato visto in Calabria durante i congressi provinciali a chiedere voti (fra l’altro a Cosenza proprio sottobraccio a Gallo). È chiaro che se si dovesse candidare anche Gallo, per Martusciello, che alle ultime ha preso 51mila voti, sarà molto più complicata la caccia alle preferenze in Calabria.
Insomma se le indiscrezioni dovessero avere un fondamento le Europee saranno un banco di prova importante per il partito calabrese.