Non c’è aria di cambiamento ai vertici della burocrazia regionale, almeno stando a quanto ha dichiarato il presidente Roberto Occhiuto rispondendo alle domande dei cronisti a margine del convegno sulla depurazione organizzato a Pizzo Calabro. «Non ho voglia di epurazioni – ha detto il governatore rispondendo ad una domanda sul ruolo della burocrazia regionale nel settore dell’Ambiente – dopo la proroga dei direttori generali, e l’avvio di un metodo di valutazione sul campo di ogni profilo, tutti si sono messi a lavorare con impegno e abnegazione».

Occhiuto ha anche escluso novità sull’architettura istituzionale del settore. «L’Arpacal – ha proseguito – va messa nelle condizioni di operare, semmai la governance nuova è quella che può nascere da una più stretta collaborazione tra i dipartimenti e l’Agenzia specie in riferimento ai controlli sui depuratori gestiti dai privati, oppure a quelli che vanno tarati rispetto al diverso numero di popolazione tra estate e inverno».

«È importante risolvere i problemi per tempo – ha concluso -. Purtroppo spesso ci si occupa dei problemi del mare pulito quando è troppo tardi. Ecco, io vorrei che già per i mesi di giugno o luglio di quest’anno, e ancor di più nell’anno successivo, si potessero vedere i risultati del mio governo regionale».