Chi dice che la nostra classe politica legge e si informa poco, sbaglia di grosso. Ieri, infatti, protagonista di un pezzo del dibattito in Consiglio regionale è stato addirittura un libro e i benefici della scrittura. «L’ultima fatica letteraria di Bevacqua», l’ha definita il presidente Roberto Occhiuto intervenendo in sede di replica all’interrogazione di Mammoliti (Pd) sull’utilizzo degli oltre due miliardi dei fondi Fsc. Il riferimento è al libro bianco del Pd con il quale si bocciano senza appello i due anni di amministrazione Occhiuto.

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Il presidente si è rammaricato per non aver ancora avuto il tempo di leggerlo, ma da quello che ha sentito il libro è monco almeno in una parte ovvero l’autocritica. Da qui Occhiuto si è lanciato in una analisi di quanto è accaduto negli ultimi anni. Il presidente ha detto di aver trovato un miliardo di euro del Fsc non speso e anche un miliardo del Por. La colpa, ha sottolineato, non è certo di Jole Santelli che ha governato per poco tempo e nemmeno di Spirlì che ha guidato la Regione con la continua spada di Damocle delle elezioni che gli hanno impedito una programmazione di lungo periodo.

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Sul banco degli imputati restano quindi Mario Oliverio e il centrosinistra che, secondo Occhiuto, ha gonfiato la spesa con un massiccio ricorso ai progetti sponda ovvero progetti già finanziati e utilizzati poi per la rendicontazione della spesa, senza che nessuno sappia che fine fa il finanziamento originale. A breve, assicura Occhiuto, vedremo la progressione della spesa in questi anni sicuro che è aumentata in maniera proporzionale. Poi ha detto che la sua giunta spenderà ogni singolo centesimo. Il problema del mancato impatto della spesa sull’economia reale però sta altrove. Per Occhiuto (che da giovane consigliere regionale presentò una legge sulla fuga dei cervelli, ndr) dice che il problema sta nella costante perdita della Calabria di 15mila residenti ogni anno. Quindicimila persone, 15mila storie, ma anche 15mila pezzi di Pil regionale che vanno via. Su questo bisognerebbe lavorare e magari farne spunto di riflessione per un nuovo volume.

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Ma questi ragionamenti non convincono l’autore del libro, il capogruppo regionale del Pd, Mimmo Bevacqua. «Se il presidente Occhiuto per ben 4 volte nel suo intervento in Consiglio cita il libro bianco - ha scritto sui social -, anche con un certo infastidito sarcasmo, vuol dire che abbiamo fatto centro. L'opposizione deve fare il proprio mestiere, chi governa deve cercare di dare risposte, senza continuare a citare responsabilità precedenti dopo un’amministrazione di centrodestra che dura ormai dal 2020. E nei prossimi mesi lo spiegheremo bene ai nostri cittadini che rimangono l’unico giudice del nostro lavoro e che di certo non inganneremo mai». La disfida in Calabria da politica si è fatta letteraria.