Colpo grosso del sindaco di Cosenza in vista delle elezioni regionali: sarà sostenuto anche dall'ex vicepresidente della prima giunta Oliverio uscito dal gruppo del Pd all'inizio di agosto
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In attesa che il centrodestra nella sua interezza si determini sulla fuga in avanti di Mario Occhiuto, da tempo lanciato nella campagna elettorale per conquistare la presidenza della Regione, il sindaco di Cosenza riesce a pescare consensi anche nel centrosinistra (o comunque da quelle parti), dove si moltiplicano i fulminati sulla via di Damasco che improvvisamente si scoprono più vicini alla sponda opposta dell’arco politico. Ma l’approdo di Vincenzo Antonio Ciconte nell’alveo dei sostenitori di Mario Occhiuto, è destinato a scatenare un terremoto, non solo per il peso politico-elettorale dell’ex vicepresidente della prima Giunta di Mario Oliverio. Dietro l’endorsement del consigliere regionale potrebbe celarsi una frattura tra Occhiuto e Sergio Abramo, altro forzista con malcelate ambizioni di ottenere la candidatura alla presidenza, anche in ragione dell’alternanza territoriale, dopo le esperienze del reggino Scopelliti e dell’uscente Oliverio, cosentino di San Giovanni in Fiore.
L'unica strada possibile
L’appoggio di Ciconte consente ad Occhiuto di poter contare su un pezzo da novanta anche su Catanzaro, per contrastare l’eventuale ostruzionismo dello stesso Abramo e di altri esponenti forzisti filogentiliani, come Piero Aiello, ostili alla corsa dell’inquilino di Palazzo dei Bruzi. Già da tempo fuori dal Pd, Ciconte ha scelto di puntare sull’unico cavallo possibile perché è anche l’unico in corsa, oltre ad Oliverio, con cui i rapporti sono glaciali. Ha scelto anche di non attendere l’evoluzione dell’alleanza tra il Partito democratico ed i Cinquestelle, probabilmente perché i pentastellati avrebbero posto il veto su una sua eventuale candidatura al consiglio regionale, per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Rimborsopoli.
L’identikit del candidato ideale
Il sostegno ad Occhiuto è stato manifestato attraverso la costituzione di una nuova associazione politico-culturale, Calabria delle Idee, presieduta da Ciconte e che «annovera tra i soci fondatori – si legge in una nota - oltre a numerosi amministratori locali, anche professionisti di ogni settore e molti simpatizzanti, in rappresentanza di tutta l’area centrale della Calabria. Affiancheranno il presidente la portavoce, Teresa Procopio, il segretario Antonio Talarico e quattro vice presidenti delle rispettive aree territoriali: Andrea Aloi per Catanzaro; Nino Londino per Crotone; Renata Tropea per Lamezia Terme; Antonio Maglia per Vibo Valentia. Da diverso tempo – continua il comunicato - ci siamo espressi sull’identikit del nuovo presidente della Regione Calabria». Secondo l’associazione di Ciconte, tale profilo è corrispondente a quello di Mario Occhiuto «un professionista - scrivono - di alto profilo, che guarda al civismo avendolo sperimentato nella sua città, coinvolgendo attivamente più sensibilità, che ha dimostrato sul campo professionalità e competenza, che ha una strategia e visione politica per il futuro della nostra Regione, come si evince dai punti qualificanti del suo innovativo progetto per cambiare la Calabria».