VIDEO | Il governatore in aula: «Non chiedo sconti, la minoranza sia rigorosi». Coro di reazioni positive per la ritrovata centralità dell’Assemblea. Il documento contabile che evita l’esercizio provvisorio approvato con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza (ASCOLTA L'AUDIO)
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Dopo la lettura della relazione da parte della proponente della delibera di assestamento, la vicepresidente della Giunta con delega al Bilancio, Giusy Princi, è il presidente Roberto Occhiuto attraverso una puntuale informativa – apprezzata da tutta l’aula - a chiarire alcuni punti del documento economico presentato in aula. Quello di Occhiuto è un intervento improntato alla cordialità e alla condivisione delle emergenze della Regione.
«Ho grande rispetto delle minoranze, e non chiedo alle opposizioni di fare sconti al governo regionale. Un governo regionale è più forte quando ha una maggioranza forte che lo sostiene e ha un'opposizione, in questo caso anche le opposizioni, che svolgono il loro compito con rigore con decisione e impediscono al governo regionale e alla sua maggioranza di abbassare il livello della tensione. Non chiedo sconti o atteggiamenti compiacenti, ma solo di stare al passo con le sfide che la Calabria ci propone oggi e che insieme, ciascuno nella propria funzione istituzionale, dobbiamo avere il coraggio e la capacità di dimostrare ai calabresi che sappiamo vincere».
L'opposizione apprezza
Un appello reiterato in più occasioni durante l’informativa, e che raccoglie il favore dell’aula, prima tra tutti Amalia Bruni, che mostra di aver apprezzato l’intervento del presidente: «Noi abbiamo davanti una sfida enorme e sicuramente il lavoro che ci troveremo a fare sarà un lavoro forte in cui noi come opposizioni sicuramente eserciteremo un controllo, ma un controllo ragionato e soprattutto anche propositivo su molte delle tematiche che poi ci appartengono, rispetto a questo assestamento di bilancio che abbiamo profondamente studiato e che troviamo molto corretto nelle espressione tecnica». L’unica doglianza della Bruni riguarda la tempistica della trasmissione dei documenti, per la quale ha già informato il presidente dell’assemblea Filippo Mancuso.
Parole al miele dalla maggioranza
Dello stesso tenore l’intervento di Domenico Bevacqua (Pd) che si dice compiaciuto dalle parole di Occhiuto quando ha parlato di questo Consiglio nuovo come luogo di confronto dialettico e democratico,
«Siamo un gruppo dirigente pronto ad accettare le sfide e siamo pronti, ognuno nel proprio ruolo e nella propria funzione, a svolgere il nostro dovere. Non le faremo sconti. Avremo una posizione vigile e attenta, determinata, non gridata, perché ho sempre rifiutato quel tipo di politica che grida al lupo al lupo, che alla fine serve per distruggere quel poco di buono che riusciamo a produrre in questa nostra regione. Quindi noi faremo una opposizione dura, determinata, almeno rispetto delle vostre posizioni, ma anche delle nostre posizioni. La Calabria è stanca di cinquanta anni di regionalismo che ha prodotto poco in termini di crescita economia».
E se dalla maggioranza parole al miele sono state espresse da Giacomo Crino (Forza Azzurri) - che constata un rinnovato clima di cordialità in aula anche grazie agli interventi dell’opposizione -, da Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) – che ringrazia la giunta per aver evitato l’esercizio provvisorio – e da Giuseppe Graziano (Udc) – che sottolinea il clima positivo, molto differente da quello dell’ultimo anno – parole di fiducia sono state espresse anche da Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) che ha annunciato che il centrosinistra non voterà contro l’Assestamento tecnico, ma si asterrà come segno di distensione e di futura collaborazione per il bene della Calabria: «Da noi piena collaborazione, non un inciucio, ma coinvolgeteci. Mentre molti vanno via, io resto qui con voi per aiutare la Calabria».
Laghi (de Magistris) fuori dal coro
Leggermente fuori dal coro invece Ferdinando Laghi, capogruppo del movimento che fa riferimento al Polo civico di de Magistris che in prima battuta ha ricordato di essere in attesa di un dovuto riconoscimento istituzionale e regolamentare (il riferimento è alla guida della Commissione di Vigilanza) sottolineando poi come anche lui riscontra un clima di civiltà al limite della cordialità, che si aspettava, e che è proprio dei rapporti interpersonali: «Io distinguo nettamente il rapporto interpersonale che deve essere sempre improntato alla civiltà e alla correttezza, se non necessariamente alla cordialità, con il clima politico. Noi qui siamo a rappresentare non tanto fazioni, ma a mio modo di vedere delle visioni prospettiche differenti . E dunque, è del tutto evidente che non sempre poi deve coincidere una visione diciamo identica».
Nell’annunciare quindi l’astensione del suo gruppo, ha auspicato una collaborazione leale che «prevede che noi si offra delle proposte e delle osservazioni, delle analisi. Abbiano come obiettivo la concretizzazione della nostra visione o comunque l'offerta a chi ha i numeri per governare della visione di come debba essere e dove debba andare la nostra regione».
Dopo gli interventi di Pasqualina Straface (FI), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Simona Loizzo (Lega) e Antonio Lo Schiavo (deMa), il capogruppo del Pd Nicola Irto ha sottolineato come, con la nomina di Occhiuto a Commissario, i tempi siano ormai maturi per inaugurare un serio dibattito sulla sanità. Lo stesso poi ha poi sottolineato come i tagli contenuti nell’Assestamento sono frutto di due stagioni politiche e non hanno colore politico, «ma sono figli di più persone, e di questo ringrazio la vicepresidente Princi che lo ha sottolineato».
Per Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia) oggi, al di là del documento economico, si registra un dato politico: «Finalmente in quest’aula si stabilisce la centralità del Consiglio regionale, penso alla puntualità e al livello tecnico e istituzionale dei colleghi in conferenza dei capigruppo. Poi, registro che oggi siamo di fronte ad una svolta epocale. Il presidente si è assunto responsabilità importanti e il Consiglio lo supporterà».
A concludere il dibattito è ancora Roberto Occhiuto, visto anche che il secondo punto all’ordine del giorno, riguardante le Linee programmatiche del suo governo, è stato rinviato alla prossima seduta dell’assemblea.
«Oggi sono contento perché le visioni diverse rappresentate in aula hanno dimostrato di poter essere insieme compatibili, non con gli obiettivi del governo regionale, ma compatibili con i bisogni dei calabresi che vorrebbero una classe dirigente che, pur tra visioni diverse, e ciascuno con la propria specificità, possa dimostrare che la Calabria può essere la Regione che molti calabresi non si aspettano».
Alla fine l’assestamento di Bilancio passa con l’astensione delle opposizioni e il voto compatto della maggioranza.