In Consiglio regionale il governatore ha lanciato l’allarme: «I contenziosi sono una zavorra per il bilancio». Contemporaneamente gli uffici regionali emanavano un avviso per la ricerca del commissario liquidatore. E sul Pnrr: «Andrò a Bruxelles, Calabria deve essere protagonista» (ASCOLTA L'AUDIO)
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C’era molta attesa rispetto al dibattito che sarebbe seguito al secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio regionale che oggi ha approvato a maggioranza l’Assestamento al Bilancio di previsione 2021/2023, ma le Linee programmatiche di mandato del governo Occhiuto sono state rinviate alla prossima riunione dell’assemblea, previa intesa raggiunta nella seduta di insediamento della conferenza dei capigruppo che si è svolta nelle ore precedenti la convocazione del Consiglio.
Protagonista indiscusso della giornata di Palazzo Campanella è stato il presidente Roberto Occhiuto che con i suoi due interventi ha messo al centro della sua azione politica il Consiglio regionale, ragionando da vero statista, e meritandosi l’apprezzamento di maggioranza e opposizioni.
«Aiutatemi in quest’opera di impedire l’esercizio provvisorio, perché se iniziamo con il piede giusto rendiamo meno difficile il nostro compito e possiamo anche programmare l’avvenire. Oggi ci sono un diluvio di emergenze, ma ricordo quando qualcuno mi raccontò che quando Blair e Clinton si incontrarono, uno disse all’altro che aveva tante emergenze da affrontare e l’altro gli disse di non preoccuparsi delle emergenze, e di trovare il tempo, mentre risolve emergenze, di occuparsi delle grandi questioni che costruiscono il futuro del territorio».
Le leve di politica economica
Diverse le sollecitazioni che gli sono state rivolte rispetto al prossimo Bilancio di previsione durante il dibattito, ma il presidente ha avvertito i naviganti: «Lo dico subito, non aspettatevi un bilancio di previsione che in qualche modo definisce quello che è il programma di governo. Abbiamo licenziato in Giunta un documento in cui abbiamo scritto chiaramente che le leve di politica economica che questa regione ha, purtroppo, non risiedono nel bilancio di previsione perché il 10% delle risorse contenute nel bilancio sono disponibili per iniziative di politica economica dei governi regionali e del consiglio regionale. Le vere leve di politica economica risiedono appunto nelle risorse del Pnrr, nelle risorse del fondo di sviluppo e coesione, nelle risorse rinvenienti da Fondi strutturali europei. Alcune non sono state ancora utilizzate, impegnate completamente, e su quello ci dovremmo misurare. La mia intenzione è quella di discutere qui in Consiglio regionale nei prossimi 30 o 60 giorni per non perdere questo importantissimo appuntamento con la storia che è costituito alle risorse del Pnrr».
Il viaggio a Bruxelles: «Calabria deve essere protagonista»
A margine della seduta, Occhiuto ha anche annunciato l’intenzione di recarsi a Bruxelles, dove sarà domani e mercoledì: «Sarà una missione con uno scopo ben definito, che è quello di esplicitare che la Calabria vuole essere protagonista, seguendo la scia di quelli che sono i modelli relazionali dell’Ue. Noi vogliamo rivendicare un ruolo primario nello scenario dello sviluppo del Sud dell’Italia e nel Mediterraneo. Per fare questo sarà necessario dire agli organi politici della Commissione - e per questo, da presidente della Calabria, ho deciso di recarmi personalmente a Bruxelles per poter incontrare la commissaria Ferreira, senza delegare questa missione solo ai dirigenti regionali - che la Regione intende voltare pagina, attraverso l’impegno massimo dei nostri uffici e con una spinta innovativa nella proposta e nelle modalità attuative dei programmi».
Occhiuto: «L'Afor come il Corap, serve liquidazione coatta»
Anche sul tema del contenzioso Occhiuto non si è risparmiato: «È un macigno anche per il Bilancio della nostra regione. Amalia Bruni sottolineava che l’avvocatura è numericamente consistente. Sì, perché l’avvocatura è composta da 20 avvocati, ma andrebbero meglio organizzati. Il 70 - 80% dei contenziosi vengono lavorati a Catanzaro, nella sede della Cittadella. Dobbiamo organizzarci anche su quello. Insieme all'assessore Pietropaolo stiamo ragionando sull’Afor dove abbiamo 25mila procedure esecutive. Sono un carico enorme per cui mi è venuto in mente di utilizzare la stessa norma che abbiamo utilizzato per il Corap, quella della liquidazione coatta amministrativa che sospende le procedure esecutive. Quindi da qui a qualche giorno probabilmente faremo in giunta regionale, col consenso dell'assessore Gallo, una norma che pone l’Afor in liquidazione coatta, in maniera tale che le procedure esecutive si fermano tutte».
In contemporanea, mentre il presidente parlava in aula, gli uffici regionali emanavano un avviso rivolto ai dirigenti «appartenenti al ruolo della giunta regionale finalizzata all’acquisizione della disponibilità a ricoprire l’incarico di commissario liquidatore di Afor». Insomma, un altro esempio del decisionismo che sembra caratterizzare l’inizio di questa Legislatura.