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I ritardi nella costruzione dei nuovi ospedali calabresi hanno ormai superato il limite. I nuovi nosocomi della Sibaritide, di Vibo e Gioia Tauro di cui si continua a parlare da lunghi anni non hanno ancora visto la posa della prima pietra. E adesso, dopo l’audizione del delegato della giunta al settore Franco Pacenza in Commissione Sanità, i dubbi sono ancora più densi.
Soprattutto per Gioia e Vibo esistono problemi relativi alla scelta del sito su cui dovrebbero essere costruiti i nuovi ospedali che appaiono difficilmente superabili. Secondo il governatore Oliverio le responsabilità sarebbero della società Infrastrutture Lombardi Spa alla quale è stata affidata la consulenza in fase di progetto preliminare.
Una commissione d'inchiesta per fare chiarezza
Ma non esiste chiarezza sulla vicenda.Tanto che il sottosegretario allo Sviluppo Economico Tonino Gentile ha chiesto l’istituzione di una apposita Commissione d’inchiesta per verificare le reali responsabilità su una scelta nefasta che, secondo il leader di Ap, potrebbe invece essere stata determinata dalla struttura tecnica regionale. Una richiesta alla quale si è subito accodato il segretario questore Giuseppe Graziano che già in collaborazione con Ap ha messo nel sacco Forza Italia in occasione del rinnovo dell’Ufficio di presidenza di palazzo Campanella.
Ma la richiesta di Gentile che ha trovato anche la sponda del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione il quale ha chiesto la convocazione di un Consiglio regionale ad hoc sulla questione. Secondo Guccione sarebbe necessaria un’operazione verità anche per chiarire definitivamente i rapporti tra la Società Infrastrutture Lombardi Spa e la Kpmg nella gestione della sanità calabrese.
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Il rimpallo di responsabilità
Sullo sfondo c’è un rimpallo di responsabilità tra l’attuale legislatura e quella precedente del centrodestra, che rafforzato i rapporti sia con Kpmg che con Lombardi Spa. Uno scaricabarile che adesso potrebbe trovare sfogo nelle aule di Tribunale. Come confermato dallo stesso presidente della giunta che ha richiamato, ancora una volta, l’amministrazione Scopelliti. «La giunta regionale ha deliberato di dare mandato all’Avvocatura regionale di verificare la possibilità di intraprendere azioni risarcitorie nei confronti non solo di “Infrastrutture Lombarde” ma anche di altri eventuali soggetti dei danni causati dai gravi errori fatti nel corso degli adempimenti della progettazione dei tre nuovi ospedali calabresi. Oggi stiamo correndo ai ripari e affinché i tempi di realizzazione siano certi e celeri si sta ponendo rimedio ad assurdi e impensabili errori risalenti alle attività di precedenti amministrazioni regionali. Sono stati errori inammissibili divenuti addirittura elementi ostativi alla realizzazione degli ospedali. Il rischio della perdita dei finanziamenti – afferma ancora Oliverio – sarebbe stato incombente se ci fossimo resi complici e se avessimo agito in continuità alle procedure che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni. Al fine di accelerare l’iter realizzativo ci è sembrato doveroso attivare l’Avvocatura regionale a tutela dell’interesse della pubblica amministrazione e per prevenire il rischio che la Regione fosse esposta ad ulteriori esborsi. In questa vicenda, gli unici soggetti lesi sono i cittadini calabresi e la Regione».
Spettatori di questo indecoroso rimpallo di responsabilità e di posizionamenti politici in vista delle prossime elezioni, i cittadini calabresi rimangono attoniti. E, purtroppo, continuano a non avere gli ospedali, né a sapere quando saranno realizzati. L’unica cosa certa, al momento, è che anche per quest’anno la Calabria è tra le ultime cinque Regioni per offerta dei livelli essenziali di assistenza.
Riccardo Tripepi