Ormai l’argine contro il ripescaggio di chi non era stato eletto è rotto. Occhiuto cambia strategia ma non rinuncia ai tecnici e piazza anche il manager Carlo Maria Medaglia alla guida dell’Arpacal
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Tempo di nomine ieri per la giunta regionale. Due sono state quelle più rilevanti. La prima riguarda Carlo Maria Medaglia che è stato nominato nuovo commissario straordinario dell’Arpacal. Sostituisce il generale Emilio Errigo che andrà a ricoprire il ruolo di commissario ministeriale per la bonifica di Crotone, Cerchiara e Cassano.
Laureato in Fisica, classe ‘74, Medaglia ha una lunga esperienza come manager pubblico. Nel 2016 è riuscito contemporaneamente ad essere presidente e ad dell’Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale e anche capo della segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (Udc). Proprio quest’ultimo sembra essere il gancio fra Medaglia e la Calabria. Il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, quando era parlamentare dell’Udc, ha diviso l’appartamento con lo stesso Galletti. Quando non venne eletto in Parlamento perché Casini gli preferì Cesa, Galletti, all’epoca Sottosegretario all’Istruzione, diede a Occhiuto un posto nella segreteria tecnica . Tornando a Medaglia il suo curriculum è particolarmente ricco e comprende anche il ruolo di membro del Consiglio d’amministrazione e presidente della scuola per le attività Undergraduate e Graduate della Link Campus University di Roma ente attraversato in passato da alcune inchieste incentrate su esami facili e su progetti di ricerca fantasma.
Ma la nomina che colpisce di più è quella di Maria Carmela Iannini, avvocato di Corigliano Rossano, che è stata nominata commissario straordinario dell’Aterp in luogo del dimissionario Paolo Petrolo.
Su questa nomina possiamo dire di essere stati facili profeti. In occasione di quella di Fulvia Caligiuri a commissario con poteri di direttore generale dell’Arsac avevamo sottolineato come Occhiuto fosse venuto meno al principio delle nomine tecniche. Il presidente in più occasioni aveva detto che non avrebbe nominato nei board delle partecipate e degli enti strumentali politici che non erano riusciti a centrare l’elezione, preferendo profili tecnici di spessore. Quest’argine però si è rotto con la nomina della Caligiuri, ex senatrice forzista che non è riuscita nella riconferma. Nessuno, però, può contestare alla Caligiuri di essere un pesce fuor d’acqua essendosi sempre occupata di agricoltura non solo nella sua attività imprenditoriale, ma anche per i ruoli che ha ricoperto all’interno di Confagricoltura.
Dalla Cittadella | Regione: ok della giunta a 129 mln per gli aeroporti, riprogrammati altri 100 per infrastrutture e trasporti
Avevamo scritto che quella nomina avrebbe riacceso gli appetiti dei partiti e ieri è arrivata la conferma con la nomina della Iannini. Leghista dalla prima ora, internet è piena di sue foto insieme al Capitano Matteo Salvini che l’ha candidata per ben due volte. La prima è stata alle regionali del 2021 quando la Iannini si è candidata col Carroccio nella circoscrizione Nord ottenendo 938 preferenze. Troppo poche per aspirare ad un posto in consiglio regionale. Ci ha poi riprovato alle politiche dove è stata candidata alla Camera nel collegio proporzionale, ma terza dopo la Loizzo e Saccomanno. Ovviamente anche in questo caso l’elezione non c’è stata. Ieri però è arrivata la nomina all’Aterp che in parte risarcisce gli sforzi profusi dalla Iannini in questi anni per la Lega. Una nomina, quindi, che ci pare squisitamente politica più che tecnica. Poco importa, almeno per il commissario della Lega, Giacomo Saccomanno: «L’avvocato Maria Carmela Iannini è professionista brillante ed esperta - ha scritto - che ha già svolto attività del genere e che, certamente, saprà proseguire l’azione di riordino portata avanti dal precedente commissario Paolo Petrolo, che si ringrazia per l’impegno profuso. Alla nominata un grande abbraccio ed un augurio di buon lavoro da parte di tutta la Lega che, naturalmente, la sosterrà per l’esecuzione di un mandato tecnico che appare fondamentale in quell’ottica di valorizzazione professionale e di meritocrazia voluto dal Presidente Occhiuto e condivisa da tutta la coalizione di centrodestra».
Chiudiamo con una curiosità. La Iannini aveva anche partecipato alla manifestazione d’interesse per ricoprire il ruolo di direttore generale dell’Arpacal. A quel bando erano arrivate 33 domande, ma l’avvocatessa cosentina era stata esclusa perchè ritenuta non idonea. Lo sarà certamente per questo nuovo ruolo. In bocca al lupo.