Nel 2021 i collaboratori esterni sono costati complessivamente 8,5 milioni di euro. Amalia Bruni è la capogruppo del Misto ma li ha scelti tutti nel Pd. Il M5s è stato il primo partito a occupare tutte le caselle. Ma anche la destra non si fa mancare niente (ASCOLTA L'AUDIO)
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Covid, didattica a distanza, vaccinazioni, chiusure, quarantene ed emergenza ospedali dovrebbero essere il cruccio politico che dovrebbe togliere il sonno ai Consiglieri regionali. Invece, sul Burc (il bollettino ufficiale degli atti regionali) non si trovano leggi, provvedimenti o iniziative degli eletti di Palazzo Campanella ma, sfogliandolo quotidianamente, solo fiumi di nomine fiduciarie di portaborse, collaboratori vari e autisti.
Un fardello sulle tasche dei calabresi che nel 2020 è stato pari a 7 milioni e 593mila euro, mentre nell’anno appena concluso (al pari delle stime in riferimento a quello che verrà) è pari a 8milioni e 580mila euro.
Le nomine targate Pd della Bruni...
Lo scorso ottobre, quando la leader del centrosinistra Amalia Bruni decise di iscriversi al gruppo misto (con conseguente ruolo di capogruppo e relativa maxi-struttura) la stessa dichiarò: «Quando mi è stato chiesto di candidarmi ho voluto mantenere il mio ruolo di esponente della società civile per tentare di mettere insieme una coalizione quanto più ampia possibile fatta di partiti e movimenti e per il rispetto di questo ruolo non aderisco a nessuna formazione politica ma mi iscrivo al gruppo misto. Per rispetto di chi mi ha sostenuto e di chi mi ha votato. Lo faccio per coerenza nei confronti di tutti. Non potrei agire in modo diverso».
Le nomine del suo entourage, però, sono tutte del Pd e, nello specifico, dell’area femminile del commissario Pd Stefano Graziano. Segretaria particolare full-time, difatti, è Maria Antonietta Sacco, già assessora del Pd al comune di Carlopoli, voluta da Graziano nell’ufficio di segreteria regionale da lui creato lo scorso luglio. Collaboratrice esperta sarà, invece, la giovane avvocata Lidia Vescio, già candidata Pd alle comunali di Lamezia Terme in “quota Viscomi”, è stata la responsabile provinciale della comunicazione del Pd a guida Gianluca Cuda e attualmente è la presidente della commissione provinciale per il tesseramento del Pd. Insomma, entrambe nomine che di civico hanno ben poco.
...e quelle “ereditate” di Alecci
Tra i portaborse del segretario questore Ernesto Alecci c’è Giuseppe Correale, già componente della struttura di Francesco Pitaro (che proprio da Alecci venne silurato tra le liste dem alle ultime regionali). L’autista full-time, invece, è Marziale Battaglia, luogotenente dell’esercito e consigliere comunale di Isca Sullo Ionio. Presidente dell’Unione dei comuni del versante ionico e del Gal serre calabresi. E’ stato vicepresidente della provincia e consigliere provinciale per più mandati.
Tra i segretari particolari, invece, c’è Maria Chiara Mirabello, già componente della struttura dell’omonimo consigliere dem Michele Mirabello nel 2019.
L’altro segretario particolare è Giancarlo Devona, già capostruttura del presidente della Regione, Mario Oliverio e della consigliera regionale Flora Sculco. Quest’ultima, quando lei era consigliera comunale di Crotone e lui assessore ai lavori pubblici, lo descriveva come: «Consigliere provinciale per cinque anni, da dieci siede inutilmente sui banchi del consiglio comunale della città, dai quali non ha mai espresso alcun pensiero e parola». Oggi, su quegli stessi banchi, siede il di lui cugino, Andrea, grande sponsor di Alecci.
Il M5s si fa casta
Il primo a completare tutte le caselle delle nomine tra i Consiglieri regionali è stato il capogruppo del M5s Davide Tavernise. Ben 8 nomine esterne, autisti compresi, più gli interni, per un totale a carico dei calabresi di oltre 320mila euro annui. Tra i neo-nominati, oltre la nomina "chiacchierata" della coriglianese Lidia Sciarrotta, c’è l’ex assistente parlamentare del deputato di Alternativa, Francesco Forciniti, Giulio Cavallo come collaboratore esperto.
I responsabili amministrativi sono, invece, Patrizia Pace di Crosia, già collega di lavoro di Tavernise al villaggio Valtur Itaca-Nausicaa di Rossano e Claudio Fiorentino, già candidato sindaco per i pentastellati a Corigliano nel 2019 che si vide ricusare la lista per un errore formale dalla commissione elettorale circondariale (esclusione confermata poi dal Tar).
I due autisti sono Alfonso Celestino, il più votato tra i candidati consiglieri comunali di Corigliano nel 2016 nella lista del M5s e l’attivista di Crosia, Rosario Madera.
Nomine anche per Francesco Afflitto, che tra i segretari particolari ha Carmelo Garofalo, fisioterapista del centro salute Torano di Belvedere Spinello, e Nello Scerra, praticante legale vicino alla deputata crotonese Elisabetta Barbuto.
Casta civica?
Anche il gruppo “de Magistris Presidente” ha fatto incetta di nomine. Il vibonese Antonio Lo Schiavo ha nominato segretari particolari i fedelissimi dell’ex consigliere dei Democratici e Progressisti Arturo Bova, Luigi Ciambrone (consigliere comunale di Caraffa) e Raffaele Marra (ex consigliere comunale di Amaroni). I due collaboratori esperti sono il giornalista Stefano Mandarano e il consigliere dell’ordine degli architetti di Vibo Valentia, Sergio Barbuto.
Nel team di Ferdinando Laghi, invece, Carlo Lo Polito e Francesco Martire, entrambi componenti dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione” di Castrovillari, di lui lo stesso Laghi è Presidente.
Destinata a far discutere è la nomina nella struttura di Laghi come collaboratore part-time dell’imprenditore Claudio de Magistris, fratello di Luigi de Magistris, dal 2015 al vertice insieme all’ex Sindaco di Napoli dell’Associazione “DeMa”. Dall’entourage del Polo Civico fanno sapere che Claudio de Magistris avrà un ruolo politico al fine di strutturare il movimento sul territorio calabrese. Ma i mugugni interni sono pronti ad emergere.
Le nomine nel centrodestra
Il consigliere regionale in quota Fdi Fausto Orsomarso ha nominato due collaboratori esperti: il consigliere comunale di Praia a Mare, Antonio De Lorenzo e l’ex candidato a sindaco di Corigliano e consigliere provinciale di Cosenza, Gioacchino Campolo. Sempre sotto l’effige di Fdi, il consigliere Antonio Montuoro ha nominato il giornalista di Marcellinara Giuseppe Maviglia, ma anche il sindaco di Sersale, Salvatore Torchia. Con lui anche due ex “talliniani” come Francesco Leone e la consigliera comunale di Catanzaro, Roberta Gallo (già componente della struttura di Mimmo Tallini). Come componente interno, Montuoro ha nominato Rosangela Angotti, sorella del consigliere comunale del capoluogo Antonio Angotti.
Per la forzista Pasqualina Straface, invece, è presente la nomina della commercialista cosentina Immacolata Guglielmello. Per il Consigliere regionale di Coraggio Italia, Salvatore Cirillo, sono stati nominati il suo fedelissimo Alessandro Di Maula (già componente, unitamente all’attuale segretario questore, dell’associazione giovani di Caulonia), l’ex sindaco di Africo, Francesco Bruzzaniti ed il consigliere comunale di Melicucco, Francesco Rao.
Un valzer di nomine, che non ha intenzione di cessare.