Il bagno di folla a Cosenza per porsi in prima fila in ottica Regionali e mandare un messaggio agli alleati. Il Movimento 5 Stelle è pienamente consapevole che il bacino d’utenza di cui gode nel nord della Calabria è una risorsa da alimentare, tanto che Giuseppe Conte ieri pomeriggio ha rimarcato le sue frequenti visite dal Pollino allo Stretto. Caso Gentile-Scutellà a parte, il breve incontro con la stampa avvenuto prima della convention pentastellata è servito anche per fare il punto della situazione.
Così tra un gancio rifilato a Crosetto («in un governo serio lui non avrebbe mai fatto il ministro della Difesa, visto che un minuto prima era rappresentante ufficiale delle industrie belliche») ed un altro a Calenda («il partito trasversale delle armi, da Meloni ad Azione, attacca furiosamente il M5S ma noi non ci fermeremo. Saremo il 5 aprile a Roma a dire no a questo piano di riarmo»), Giuseppe Conte non si tira indietro dinanzi ad un quesito sul futuro della Calabria.

A precisa domanda se i pentastellati siano pronti a presentare un proprio candidato antagonista a Roberto Occhiuto per la Cittadella, la risposta è netta. «Assolutamente sì – ha detto l’ex premier - il nostro progetto è alternativo. La Calabria soffre tanto e lo sapete meglio di me. Soffre per la Sanità dove le prestazioni sanitarie sono al di sotto della media nazionale. In questa regione l’aspettativa di vita è inferiore al resto del Paese e pertanto si muore prima. Mancano addirittura le autoambulanze che sono senza personale medico: insomma è una situazione disastrata. Noi non dobbiamo investire nelle armi, a noi servono scuole, università ed ospedali».
Concetti poi ribaditi non solo da Conte, ma anche da Scutellà («oggi diamo un avviso di sfratto ad Occhiuto») dal palco dell’auditorium Guarasci. Ad ascoltarli tra le prime file c’erano anche Franz Caruso e Flavio Stasi, sindaci di Cosenza e Corigliano Rossano. Due primi cittadini interessati, specialmente il primo per sua stessa ammissione, a concorrere tra poco più di un anno e mezzo per la presidenza della giunta regionale. Alle loro spalle una folla in estasi per il suo leader.