È quanto chiede di conoscere in una interrogazione indirizzata al presidente della Giunta il consigliere regionale
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«Qual è lo stato dell’arte rispetto all’iter per la costruzione del nuovo Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria che dovrebbe sorgere su viale Europa nell’area adiacente a quella del presidio Morelli, considerato che sono già trascorsi quattro anni dall’avvio delle procedure e che si registra un anno di ritardo rispetto al crono programma originario?».
È quanto chiede di conoscere in una interrogazione ad hoc indirizzata al presidente della Giunta il consigliere regionale Alessandro Nicolò che sottolinea: «Gli ostacoli tecnico-burocratici intervenuti hanno rallentato il percorso dilatando oltremodo i tempi prefissati. Risale a settembre 2015 la partecipazione da parte dell’Azienda Ospedaliera ‘Bianchi –Melacrino – Morelli’ (oggi G.O.M.) ad un bando nazionale di investimenti in opere pubbliche da parte dell’INAIL. Un tempo - quello trascorso dal bando nazionale ad oggi - inaccettabile per un’opera fondamentale poiché preposta ad assicurare il diritto alla salute e l’accesso alle cure e alle terapie per i cittadini calabresi, anche in virtù delle carenze e criticità che vivono diverse strutture ospedaliere anche spoke.
A distanza di otto mesi dalla pubblicazione da parte della Regione della gara, tramite procedura aperta, per la redazione della progettazione dell’opera, non si riscontrerebbe ancora la relativa assegnazione. Peraltro, il tempo stimato per concludere il lungo elenco di adempimenti era stato fissato al 2019.
Pur nel rispetto dei vincoli e della normativa in materia - evidenzia Alessandro Nicolò - serve imprimere un’accelerazione e superare le lungaggini fin qui riscontrate. Urge superare la situazione attuale che vede strutture, attrezzature e macchinari obsoleti, come rappresentato nell’interrogazione datata 20 luglio 2015 in ordine alle condizioni di sterilità, igiene e sicurezza del presidio ospedaliero Bianchi- Melacrino- Morelli, in cui si evidenziava tra l’altro anche il blocco di alcune sale operatorie, per citarne due, oculistica e ostetricia/ginecologia, nonché in quella del 31 agosto 2016 in ordine al rischio sismico della stessa struttura. La costruzione del nuovo ospedale consentirà di migliorare e potenziare i servizi, valorizzando anche i diversi punti di eccellenza esistenti: come i reparti di oncologia, ematologia e cardiochirurgia (solo per citarne alcuni).
Pur comprendendo la complessità dell’iter nonché il coinvolgimento di più livelli istituzionali - prosegue - serve rimuovere cause e concause che impediscono ad oggi di avere un quadro di riferimento sulla tempistica rispetto ad opere di primaria necessità e come tali destinatarie di cospicui investimenti: il finanziamento per la realizzazione del Grande Ospedale Metropolitano (sostenuto dall’Inail e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri) ammonta complessivamente a 180 milioni di euro.
La costruzione del GOM così come degli altri ospedali in Calabria non può registrare ulteriori slittamenti, valutate e considerate soprattutto le obiettive ed insuperabili necessità. Lo impone il contesto sanitario ed assistenziale che richiede una più efficiente ed efficace governance del comparto rispetto al conseguimento di obiettivi di qualità nei servizi alla salute», conclude l’esponente politico di FdI.