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“Il sentiero della civiltà contadina rappresenta un momento altamente qualificante di promozione del territorio attraverso la riscoperta della sua identità e del senso di appartenenza alla comunità”.
Così, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha parlato in occasione dell’inaugurazione del museo all’aperto nel Comune di Bova, percorso che si snoda a poche decine di metri dalla centralissima Piazza Roma.
“Nella felice intuizione di Saverio Micheletta, ideatore e realizzatore dell’opera – ha detto Irto- non c’è solo l’omaggio dell’uomo alle proprie radici, ma ci sono la passione e la creatività di un privato che, senza alcun contributo da parte delle Amministrazioni, ha riversato le proprie idee e le proprie finanze nel rilancio di uno dei borghi più rappresentativi d’Italia, e di una cultura, quella contadina e quella grecanica, nella quale la sua storia personale si incrocia suggestivamente con quella del territorio. I principali strumenti di lavoro di quel tempo, reperiti con cura certosina, diventano esempio molto significativo di come l’uomo possa arrivare laddove le risorse pubbliche difettano e richiamano l’importanza della sinergia tra settore pubblico e privato quali nuove forme di valorizzazione del territorio”.
“Siamo consapevoli – ha concluso Irto- che, in questi ultimi tempi, la Regione ha investito poco e male nella cultura e faremo di tutto per invertire la rotta, stimolando anche i Comuni a mettersi in rete e promuovere iniziative dal basso che, come quella di Bova, facciano della memoria storica e dei segni di una civiltà importante parte integrante dello sviluppo armonico di un territorio, elevando l’immagine della Calabria”.