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‘Per legge – spiega la parlamentare, che lo scorso 17 settembre aveva interessato della questione il governatore Mario Oliverio e il capo del dipartimento Tutela della Salute, Riccardo Fatarella – Belcastro non può più ricevere incarichi dalla Regione Calabria.
Contestualmente l'esponente 5 stelle ha chiesto al commissario Scura di provvedere per l'immediata revoca delle consulenze affidate da Belcastro agli esperti Massimiliano Passi, amico del subcommissario Andrea Urbani, e Alessandro Bonura, commercialista romano chiamato a esaminare i crediti del “Mater Domini”. Nella diffida, Nesci ha scritto al commissario per la sanità regionale: «Ella ha pubblicamente manifestato pervicace avversione per sentenze della magistratura, anche definitive. In questo caso, scegliendo di non rimuovere quanto richiestole, dimostrerebbe avversione per le sue stesse determinazioni», dato che il bilancio 2013 del “Mater Domini” è stato bocciato con recente decreto di Scura. «Mi auguro – ha scritto Nesci a Scura – che stavolta abbia un comportamento difforme da quello tenuto in risposta alla mia diffida, inviatale tramite l'avvocato Domenico Monteleone, a revocare l'incarico di commissario dell'Asp di Reggio Calabria al dottor Santo Gioffrè. Allora mi rispose con nota del 22 luglio scorso, limitandosi ad allegare un parere legale di parte a favore del dottor Gioffrè, totalmente smentito dall'Autorità nazionale anticorruzione presieduta dal dottor Raffaele Cantone’