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“Il governo chiarisca in definitiva se la Calabria sarà vittima di appetiti di palazzo o se la sanità della regione, al momento bloccata, sarà ripresa subito e nell'interesse pubblico”. Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che stamani ha presentato un'interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e ai ministri di Salute ed Economia, sulla base della ricostruzione fatta da 'Il Quotidiano del Sud' circa la nomina del commissario per il rientro dal debito sanitario della Calabria. In sostanza, l'imminente nomina del governatore regionale Mario Oliverio (Pd) a commissario per la sanità calabrese sarebbe in ultimo stata bilanciata, sotto la regia del governo Renzi, con la vicepresidenza del consiglio regionale della Calabria ottenuta dall'esponente Ncd Pino Gentile.
Nell'interrogazione, la parlamentare Cinque stelle ha richiamato le sue richieste al governo Renzi perché la responsabilità politica della sanità calabrese fosse assegnata, nel rispetto del voto del 23 novembre scorso, al governatore regionale Oliverio. Sottolinea la deputata M5s: “Nel decreto Milleproroghe verrà inserita una specificazione normativa per consentire la nomina di Oliverio a commissario. Il governo avrebbe potuto nominarlo entro il 2014 con le vecchie norme, evitando di subire gli intralci del partito di Alfano, che il Movimento cinque stelle aveva già anticipato”.
Nesci conclude: “La famiglia Gentile mantiene un peso considerevole a Roma, il che può ripercuotersi sulla risposta alle urgenze della Calabria. Controlleremo ogni volta i singoli provvedimenti della Regione, sempre pungolando nel merito l'amministrazione regionale”.