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Catanzaro - Forza Italia è un partito in balia delle onde. La tensione si taglia a fette. E la diaspora sembra dietro l'angolo. Nei giorni scorsi Mimmo Tallini e Fausto Orsomarso non si sono iscritti al gruppo in consiglio regionale. La loro adesione sarebbe arrivata fuori tempo massimo. Segno che la vicenda della nomina del capogruppo alimentata dall'elezione di Salerno a grande elettore del capo dello stato ha alimentato ulteriori tensioni. Come se non bastasse ieri è arrivato l'ennesimo j' accuse dell'Ncd alla coordinatrice Jole Santelli rea di impedire il dialogo tra i moderati in Calabria. Insomma, secondo Gentile e soci, la collaborazione viene ostruita proprio dalla presenza dell'attuale responsabile regionale, obiettivo consueto della famiglia bruzia, data la sua vicinanza alla famiglia Occhiuto. Netto il giudizio degli alfaniani: "Jole Santelli sarebbe a loro dire arroccata su una posizione politica di minoranza, che mina dalle fondamenta un progetto politico comune".
Immediata la replica dei forzisti. A sostegno della coordinatrice sono intervenuti i suoi quattro vice. Wanda Ferro, Pino Galati, Roberto Occhiuto e Nino Foti hanno rispedito le critiche al mittente chiarendo che gli sforzi per realizzare un progetto politico comune devono partire da Roma. Ma certo le difficoltà non mancano. Di carenza di dialogo e di confronto anche all'interno della stessa compagine azzurra Jole Santelli era stata accusata nei giorni scorsi da autorevoli esponenti del suo stesso partito. Segno che la sua poltrona è sempre più traballante.