Ricordando episodi in tutta Italia come l’incidente occorso al giovane nel Cosentino, la deputata pentastellata chiede al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, di riferire in aula
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Vittoria Baldino
«Sul lavoro si sta continuando a consumare una strage silenziosa». Lo afferma a la deputata del M5s Vittoria Baldino chiedendo al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone di riferire in aula.
«Sabato scorso a Mandatoriccio, in provincia di Cosenza, Michael Affatato, 26 anni – aggiunge Baldino – è morto precipitando da un'altezza di 10 metri in un capannone; qualche giorno prima a Secondigliano (Napoli) aveva perso la vita Patrizio Spasiano, un tirocinante di appena 19 anni. Ancora: a Capodanno alle porte di Lodi Sayed Atef El Bendary, operaio di 24 anni, è scomparso cadendo sempre dal tetto di un capannone. Chiediamo quindi che la ministra del Lavoro venga subito in Aula per un'informativa urgente».
«Vogliamo sapere da Calderone – prosegue la parlamentare pentastellata – se pensa che questa strage possa continuare senza colpo ferire e che impatto hanno avuto le misure su salute e sicurezza sbandierate dal Governo. Abbiamo più volte sottolineato l'urgenza di attuare un piano nazionale di prevenzione contro infortuni e morti sul lavoro. Le lacrime non sono più sufficienti: bisogna diffondere ovunque la cultura della sicurezza e fare formazione e informazione. L'art. 1 della Costituzione – sottolinea ancora Baldino – dice è che 'l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro' e non è più possibile che una madre non veda rientrare suo figlio a casa la sera com'è avvenuto a Michael, Patrizio o Sayed. Basta perdere tempo e piangere morti».