Comincia con un minuto di raccoglimento per le 73 vittime del naufragio a largo di Crotone la seduta del Consiglio regionale che oggi si occuperà, dopo i cinque punti posti all’ordine del giorno e la richiesta respinta di inversione dei punti, di autonomia differenziata.

«Per il numero dei morti, sopravvissuti e dispersi, la tragedie rappresenta una delle stragi di migranti più gravi del Mediterraneo che – ha detto il presidente Filippo Mancuso - ha visto infrangersi, a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro, la speranza di una vita migliore, per uomini, donne e minori costretti alla fuga da Paesi devastati da guerre e povertà e dagli effetti dei cambiamenti climatici». 

Per Mancuso, uno spartiacque tra il passato e il prossimo futuro, possibile solo «se l’Unione europea, i singoli Stati aderenti e la comunità internazionale, decideranno di governare le dinamiche migratorie e si assumeranno la responsabilità di evitare che le morti nel Mediterraneo si ripetano». 

Il presidente invoca quindi «una strategia europea per sostenere la cooperazione allo sviluppo dei Paesi da cui le persone fuggono. Soltanto così si potrà incidere sulle cause di un fenomeno epocale. Smantellando, al contempo, la rete dei trafficanti di esseri umani e organizzando l’accoglienza in una logica che coniughi la solidarietà con la necessità di assicurare i diritti primari dei migranti nel rispetto della legalità».
Mancuso ha inteso ringraziare «tutti i calabresi che volontariamente, con un’encomiabile carica umanitaria, sono immediatamente accorsi a prestare aiuto ai sopravvissuti», riservandosi nei prossimi giorni, di invitare alcuni di loro in Consiglio.

«Nel contesto di angosce per le vite spezzate e di dolore dei parenti delle vittime, la Calabria ha dimostrato al mondo intero di essere terra di accoglienza e di generosa e fattiva solidarietà. Un ringraziamento sentito, infine, ai Sindaci, alla Guardia costiera, ai Vigili del fuoco, alla Polizia, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al personale sanitario e della Protezione civile, per l’impegno responsabile e assiduo che hanno dimostrato, in questa terribile occasione e in ogni vicenda connessa con il fenomeno complesso delle migrazioni».

Subito dopo Antonello Talerico (Gruppo Misto) evidenzia l’attività di soccorso di migranti sottolineando come i cittadini di Cutro, ma in passato altri cittadini della costa jonica, hanno messo in evidenza un fatto rendendolo eclatante alla comunità nazionale e internazionale, che non riguarda solo le condotte criminose degli scafisti, ma soprattutto la mancanza di partecipazione dell’Europa che deve farsi carico del problema degli sbarchi. Da qui l’annuncio di una mozione, da portare in aula al primo Consiglio regionale, per conferire la Medaglia al valor civile a tutte le popolazioni che concorrono all’assistenza dei migranti.

Billari al posto di Muraca

Alla fine gli uffici di Palazzo Campanella sono riusciti a recuperare il tempo perso fin qui rispetto alla vicenda del consigliere regionale Giovanni Muraca, subentrato a Nicola Irto dopo l’elezione al Senato, ma sospeso per effetto della doppia condanna rimediata nei due gradi di giudizio del processo “Miramare”, in cui è stato condannato per abuso d’ufficio anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

Dopo un tira e molla e una procedura farraginosa conclusasi soltanto ieri con la notifica a Palazzo Campanella del decreto di sospensione per Muraca da parte della presidenza del Consiglio dei ministri, Antonio Billari, primo dei non eletti scorrendo la lista del Pd della Circoscrizione sud, è riuscito a prendere posto in aula, naturalmente nel gruppo consiliare del Pd