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“Non ci siamo. Ieri ho partecipato alla direzione provinciale del Pd di Cosenza e ho avuto la sensazione di vivere in un organismo fuori dalla realtà, lontano dai processi sociali ed economici del nostro territorio e dalla gente. E’ evidente lo scollamento del Pd dalla realtà. Abbiamo inanellato sconfitte su sconfitte: penso alle amministrative tra 2015, 2016 e 2017 (Lamezia, Crotone, Cosenza e Catanzaro) e al disastroso risultato del Referendum del 4 dicembre”.
È quanto afferma Giuseppe Mazzuca (Pse): “La risposta a tutto questo nella nostra provincia non può essere la ricandidatura a segretario provinciale di chi ha avuto la responsabilità e il concorso in merito al disastro in cui versa oggi il Pd nel territorio di Cosenza e in tutta la Calabria.
Si tratta di una guida che è stata al servizio di una sottocorrente del Pd, lavorando per dividere e non per unire circoli e iscritti. Così non va, perché tutto questo appare come un tentativo finalizzato a garantire una candidatura al Senato o alla Camera, invece di impegnarsi per trovare un’unità reale in vista dell’appuntamento elettorale.
Così si rischia di andare a sbattere. Così si può forse garantire l’elezione di un parlamentare, ma sicuramente il Partito democratico ne uscirà sconfitto.
Se il Pd non esce da questa logica feudale e non torna tra la gente e sui territori, sarà difficile confermare il dato elettorale delle ultime elezioni politiche in Calabria quando raggiunse il 22,37%.
Alcuni sondaggi continua - vedono oggi il Pd calabrese in caduta libera con percentuali che oscillano dal 10 al 12%. Tutti, proprio tutti, nel Partito democratico conoscono questa situazione. Non è bastato nemmeno il monito che ha lanciato Marco Minniti, quello di connettere le parole ai fatti. Dopo tre anni di governo regionale, così come ha affermato il ministro Marco Minniti, è necessario un cambiamento di rotta. Più fatti e meno parole. Tutti gli indicatori economici e sociali, riferiti alla Calabria, ci posizionano all’ultimo posto. Per questo è necessario un sussulto di tutti gli uomini di buona volontà del Pd della provincia di Cosenza che avvertono il rischio di una riproposizione di un vecchio schema del passato che ha portato solo sconfitte. E’ necessario – conclude - che trovino una sintesi su un progetto politico in grado di esprimere un segretario di federazione capace di far diventare il Pd di Cosenza protagonista di un processo di cambiamento e di sviluppo”.