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Il discorso di Mattarella alla Cittadella - Il presidente della Repubblica Mattarella ha parlato ad una gremita platea, formata da autorità istituzionali, consiglieri regionali, deputati, sindaci. Presenti anche i massimi vertici della magistratura calabrese. "La cerimonia odierna - ha sostenuto Mattarella- non è un momento conclusivo. Il nuovo inizio rimanda ad una responsabilità collettiva, ad un impegno di miglioramento della macchina burocratica. Governare bene è possibile ed è una attività decisiva per dare un futuro alla comunità, al territorio. Esigenza tanto più forte nel mezzogiorno".
No alle diseguaglianze - "Il nostro destino non può essere quello di un paese sempre più diseguale - ha aggiunto il presidente - non possono crescere le distanze in termini di lavoro, di opportunità, di risorse disponibili, di concreto esercizio dei diritti. La rimonta della Calabria dipende dai calabresi, è una responsabilità che la politica regionale deve assumere. Il linguaggio della verità è la precondizione per la riscossa, con una assunzione di responsabilità che coinvolta tutta la società".
Segnali positivi - "Dare un futuro ai giovani in Calabria come in Italia è condizione della tenuta stessa della nostra società - ha sottolineato Mattarella - la buona politica ha molto da fare, e mai nascondersi dietro vecchi alibi. Voi stessi alla Regione Calabria, in collaborazione con il governo, siete riusciti ad adottare una serie di misure per accelerare l'utilizzo dei fondi europei, segno che si possono ottenere risultati e invertire la rotta. L'Europa resta una opportunità di sviluppo, malgrado le difficoltà degli ultimi mesi".
'Ndrangheta da sconfiggere - "La presenza della 'ndrangheta in questo territorio e la sua pressione sulla vita pubblica sono evidenziati dalla cronaca, come le intimidazioni rivolte contro i rappresentati delle istituzioni a vari livelli, le minacce agli esponenti della stampa libera. Si vedono però le reazioni, le ribellioni, che aumentano coraggio e fiducia dei giovani. E' stata contagiosa per tutto il paese la voglia di giocare delle ragazze della squadra di Locri. Una scelta spontanea di condivisione nazionale, che ha investito la Calabria, e le ragazze di Locri".
La sfida unitaria delle istituzioni italiane - "La Calabria non è sola, lo Stato non è lontano - continua Mattarella - la questione richiama la coscienza civile di tutte le istituzioni. La Calabria ha tradizioni culturali forti e antiche e ha dato un contributo importante al pensiero, alla letteratura, del paese, da Mattia Preti a Corrado Alvaro, da Francesco Cilea a Renato Dulbecco. La cultura rappresenta la propulsione della crescita sociale. La cultura è condizione affinché i giovani possano raccogliere il testimone delle precedenti generazioni e possano sentirsi protagonisti".
"Il mio in definitiva vuole essere un incoraggiamento - conclude Mattarella- se riusciamo a far esprimere le risorse morale e le energie civiche presenti, possiamo vincere la sfida più difficile, dare un futuro brillante ai giovani della Calabria".
‘Orgoglio e soddisfazione avere Mattarella in Calabria’ - “E’ per noi motivo di soddisfazione e di orgoglio di avere la presenza del Capo dello Stato ed è anche un segno di grande attenzione verso la Calabria”. E’ quanto afferma il Presidente della Regione Mario Oliverio – è scritto in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Giunta. “La presenza del Presidente Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione della Cittadella – riprende Oliverio- costituisce un motivo di incoraggiamento nell’impegno necessario per affrontare i gravosi problemi della nostra terra, a partire dalle sue condizioni economiche e sociali e dalla necessità di creare opportunità di lavoro, in particolare per i giovani e le ragazze. La nostra, è una regione straordinaria, con enormi potenzialità di crescita e di sviluppo. La sua proiezione mediterranea, le sue risorse naturalistiche fanno della Calabria una opportunità per l’intero Paese e per l’Europa”.
Il messaggio di benvenuto di Oliverio al Presidente della Repubblica Mattarella: