Marcello Manna è il nuovo presidente Anci Calabria. L’assemblea lo ha eletto con 66 voti. Nel complesso 92 amministratori erano presenti su 185 aventi diritto. Il suo competitor, il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo ha invece riportato 26 preferenze. È andato a vuoto il tentativo di commissariare l’organismo. All’inizio della seduta, ospitata nella sala convegni del Parco Acquatico, a Rende, il vicario Franco Candia, subentrato in qualità di reggente a Gianluca Callipo, ha informato i presenti di aver ricevuto sollecitazioni da dirigenti nazionali del Pd e di Forza Italia affinché l’appuntamento venisse rinviato.

E così venuto a galla un accordo raggiunto a Roma dai due partiti, confermato da numerose indiscrezioni, di attivare il commissariamento dell’Anci da affidare poi, nelle vesti di commissario appunto, al sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo.  Ed infatti Maria Limardo ha tentato con veemenza di ottenere il differimento dei lavori. Nel suo intervento ha chiesto formalmente al tavolo della presidenza il differimento dei lavori sia per l’imminenza dell’appuntamento elettorale delle regionali e delle amministrative, sia per l’assenza di oltre la metà dei comuni, in buona parte esclusi perché morosi rispetto al versamento delle quote associative.

La richiesta tuttavia, è stata bocciata. Anzi, non è stata neppure messa ai voti poiché inammissibile trattandosi di una mozione non prevista dal regolamento e che in ogni caso, ha spiegato il presidente pro-tempore dell’assemblea Pino Capalbo, sindaco di Acri, anche volendo applicare per estensione quanto previsto nei consigli comunali, doveva essere depositata in forma scritta.

L’episodio ha innescato una vivace polemica e prolungato il dibattito oltre l’ora di pranzo. Soltanto alle 16,30 sono iniziate le votazioni a scrutinio segreto. Come detto, su un totale di 185 comuni aventi diritto erano presenti, direttamente o per delega, 92 amministratori. Manna è stato proclamato con 66 consensi.