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"Accolta ieri dal consiglio regionale la mozione che attiva, con sollecitudine, giunta regionale e suo presidente, presso il Governo, per varare un piano che estenda la platea dei precari da stabilizzare nella scuola: personale docente e non docente (Ata)- ha dichiarato Mangialavori- La Terza Sezione della Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 26 novembre scorso, si è pronunciata, infatti, in termini negativi, sulla normativa italiana in materia di contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola. In particolar modo, sulla mancanza di termini rigorosi per l'espletamento dei concorsi finalizzati alla copertura dei posti vacanti, per la quale si fa ricorso al rinnovo dei contratti a tempo determinato. A tale proposito è stato già avviato, dal governo nazionale, l'iter per realizzare tale piano, denominato: "La buona scuola".
"Ma da esso risultano esclusi i docenti abilitati nelle graduatorie d'istituto di seconda fascia, ai quali è proposto di partecipare a un concorso senza congrua considerazione dell'anzianità di servizio - continua il consigliere regionale del vibonese - La problematica in argomento interessa, complessivamente, un numero rilevantissimo di insegnanti precari, i quali, indipendentemente dalla collocazione nelle tre fasce di precariato, assolvono allo stesso lavoro dei colleghi stabilizzati: presenza nel collegio docenti, nei consigli di classe, nei progetti scolastici e, in alcuni casi, collaboratori o vicari del dirigente scolastico. Tale fenomeno del precariato è presente in maniera massiccia anche nel mondo scolastico calabrese e incide sensibilmente sulla sua offerta formativa. In sostanza, urge intervenire a sostegno e per la stabilizzazione anche dei precari abilitati di seconda fascia in modo incisivo per ridare dignità ai diritti di tanti professionisti mortificati per lungo tempo dall'incertezza e dal precariato".