L’ex sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione Calabria nella scorsa tornata elettorale è ora al lavoro per costruire «una coalizione popolare di spirito pacifista, ambientalista e costituzionale»
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Luigi de Magistris, già candidato alla presidenza della Regione Calabria nell’appuntamento con le urne dello scorso mese di ottobre, è pronto a tornare in pista alle Politiche con un partito tutto suo.
«Contro il governo dei peggiori»
Da Cosenza, dove ha partecipato ad una iniziativa sulla precarietà dei diritti dei lavoratori, non le ha mandate a dire al Governo Draghi, bollato come «il governo dei peggiori», preannunciando la costituzione di un laboratorio politico pronto a competere nella corsa al Parlamento del 2023. Già all'indomani del voto regionale, de Magistris si era detto pronto ad avviare la costruzione di un cartello alternativo al connubio composto da Pd e Cinquestelle, guardando alla sinistra più radicale in una fase nella quale si avverte maggiore sensibilità verso tematiche quali la giustizia sociale, l’equità delle retribuzioni, l’ambientalismo ed il pacifismo, tradizionali cavalli di battaglia di partiti come Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, cui l’ex sindaco di Napoli guarda con interesse nella prospettiva di dare vita ad un terzo polo completamente antitetico rispetto alle forze che oggi guidano il Paese.
Rischio di conflitti sociali
«Ci troviamo di fronte ad un aumento del costo della vita come non si verificava da anni. Eppure i salari sono sempre gli stessi, i diritti arrancano ed il Governo propone ricette che contribuiscono ad allargare le diseguaglianze, alimentando il rischio di gravi conflitti sociali» ha detto tra l’altro de Magistris, concludendo l’iniziativa organizzata nelle sede della Cgil del capoluogo bruzio, da Democrazia e Lavoro, l’area programmatica della sinistra sindacale, con gli interventi tra gli altri, di Pino Assalone e Delio Di Blasi. Poi la conferma di un impegno diretto nelle prossime politiche in una «coalizione popolare di spirito pacifista, ambientalista e costituzionale».
Ecco l’intervista