Non c’è fortuna per i golfisti della Calabria e del mondo e per il rilancio del nostro turismo. La legge di iniziativa dei consiglieri Greco, D’Acri, D’Agostino, Pasqua e Sergio rubricata "Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici", subisce un altro rinvio. Dopo quello avuto il 20 febbraio scorso, condito da una vivace diatriba tra Oliverio e Irto sui costi della legge, ne è arrivato uno nuovo di zecca.

 

A mettersi di traverso stavolta è stata la consigliera del Misto Wanda Ferro che, sul più bello, ha chiesto la verifica del numero legale. Che non c’era, considerato che i consiglieri di maggioranza avevano iniziato ad abbandonare l’Aula dopo un dibattito estenuante sulla fusione dei Comuni della Presila.

 

Al presidente Irto, per la seconda volta sul tema, è toccato aggiornare la seduta e rinviare tutto alla prossima volta. Si dovrà aspettare ancora, dunque, per l’approvazione della legge che prevede la realizzazione di 5 campi da golf e dovrebbe fare aumentare in maniera esponenziale i turisti nella nostra Regione. Secondo la relazione che accompagna la legge sarebbero arrivati in Calabria 384mila giocatori all’anno che sommati agli accompagnatori avrebbero fatto 460mila visitatori, turisti, all’anno, per come garantito da uno studio di fattibilità e dallo stesso consigliere Orlandino Greco.

 

Fatto sta che i numeri la maggioranza i numeri li avrebbe dovuto tenere sotto controllo meglio anche in Aula per evitare di farsi sbeffeggiare dalla Ferro, incassando un’ennesima magra figura.

Prima dell’interruzione, l’Aula aveva avuto modo di approvare le leggi che modificano la disciplina delle concessioni demaniali e i nuovi piani di classifica per i Consorzi di bonifica. Rinvio, come ampiamente previsto, anche per le nomine di competenza del Consiglio su proposta del capogruppo del Pd Sebi Romeo. Meno previsto il rinvio della legge regionale sul teatro che non era prevista all’ordine del giorno, ma poi era stata inserita all’ultimo dalla Conferenza dei capigruppo. In Aula, poi, il nuovo mutamento di idea con la richiesta di rinvio arrivata dai banchi della maggioranza. Forse ancora in confusione dopo la sbornia delle primarie.

 

Riccardo Tripepi