«Le nostre liste civiche rappresentano l’espressione di “mondi” che danno piena rappresentanza a tutta la società vibonese. Studenti, professionisti, lavoratori, casalinghe, persone che condividono un comune progetto di governo della città. Il tutto sulla base di un’identità politica forte su alcuni concetti cruciali come la lotta alle disuguaglianze, l’aspirazione a realizzare una città moderna, innovativa e dinamica, nella quale poter vivere e far crescere i propri figli».

 

Lo ha detto Antonio Lo Schiavo intervenendo, oggi, alla conferenza stampa di presentazione delle liste civiche a suo sostegno che si è tenuta nella segreteria politica di corso Vittorio Emanuele III. All’incontro con i giornalisti erano altresì presenti numerosi candidati consiglieri delle liste “Lo Schiavo Sindaco”, “Democratici” e “Start”.

 

«Abbiamo puntato molto anche sulla freschezza nelle nostre liste - ha aggiunto Lo Schiavo - e su un ricambio generazionale che dovrebbe essere la norma ma che, invece, nella coalizione opposta rimane un’utopia visto che i partiti politici che la compongono sotto falso nome, presentano le solite liste e portano avanti gli esponenti di una stagione che a mio avviso deve terminare. E si assiste anche a scene imbarazzanti, quando la coordinatrice regionale di Forza Italia afferma a chiare lettere che l’accordo a sostegno del candidato del centrodestra è un accordo politico e che il suo partito tornerà ad esporre in consiglio il suo simbolo all’indomani del voto. Noi non abbiamo bisogno di queste alchimie, la nostra forza è legata alla chiarezza e alla trasparenza dei nostri candidati. Un altro messaggio netto lo voglio dare sul tema della legalità: io sono orgoglioso della squadra messa in campo, fatta di persone degne, che non hanno problemi per partecipare alla competizione elettorale e che hanno i requisiti di moralità per ricoprire cariche pubbliche. Io me ne assumo la responsabilità, perché è troppo facile, a presentazione di liste avvenuta, prendere le distanze da questo o quel candidato. Non rientra nel mio stile e non lo farò mai. Sulla legalità abbiamo fatto la nostra grande battaglia ed essa rappresenta il nostro orizzonte naturale. È la precondizione di ogni amministrazione e, sul punto, ho fatto proposte concrete. Intanto la trasparenza dell’azione amministrativa, con tutti gli atti pubblici resi realmente fruibili ai cittadini anche riportando la stampa e la diretta televisiva nei consigli comunali. Poi l’attivazione di una centrale unica di committenza per gli acquisti sotto i 100.000 euro a garanzia di maggior trasparenza, efficienza e responsabilità. Ancora, la costituzione di parte civile in tutti i processi per mafia e l’impegno a dare seguito alle sentenze che dovessero riconoscere l’ente parte offesa. Poi, nei termini di legge, la pubblicazione della situazione finanziaria e di eventuali conflitti d’interesse di tutti i consiglieri comunali. La legalità si misura sulle cose concrete ed è una questione troppo importante per essere sfoderata solo in campagna elettorale, va portata avanti con l’esempio e in ogni circostanza. E di questi temi si deve parlare pubblicamente, alla gente, nelle piazze. Per questo io lancio la proposta agli altri candidati di confrontarci fuori dagli studi televisivi o dalle sale convegni e fare il prossimo confronto nella piazza principale della città, senza timore di confrontarsi a viso aperto con i cittadini».