Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
“Quale sicurezza può essere garantita nella nostra città – dichiara Antonio Lo Schiavo - se coloro che più di altri hanno un rapporto diretto e quotidiano con i cittadini, non sono messi nelle condizioni idonee per compiere il proprio dovere? Mi riferisco al comando della Polizia municipale di Vibo, presso il quale, su mia iniziativa, mi sono recato nei giorni scorsi proprio per saggiare di persona lo stato di un comparto che sapevo essere in gravi difficoltà per carenze d’organico e strumentazioni. Ma mai avrei potuto immaginare una situazione così complicata per come testimoniato dai diretti interessati e per come ho potuto verificare personalmente. Un parco mezzi insufficiente a presidiare una “piazza” importante come la città capoluogo di provincia e il suo esteso territorio; problemi legati ad una dotazione strumentale non idonea alle rinnovate esigenze della sicurezza pubblica; e, su tutte, un organico sottodimensionato che rende estremamente problematico l’esercizio delle importanti funzioni cui la Polizia municipale è demandata. Su questi aspetti bisognerà intervenire con decisione, lavorando fin da subito attraverso un sistema di mobilità e comandi che consenta di reperire nuove unità da destinare al comparto.
Occorrerà, inoltre, avviare un dialogo con le istituzioni demandate al controllo del territorio – continua il candidato a sindaco - come questura e prefettura, perché vengano avviate forme di collaborazione che consentano di gestire meglio quelle situazioni in cui la sola Polizia municipale non può bastare. E, ancora, bisognerà dare risposte anche a quella parte di città che storicamente soffre l’assenza dei vigili urbani, affinché anche aree fino ad oggi trascurate sotto questo aspetto, possano contare su un controllo più assiduo ed efficace del territorio.
Come a Vibo Marina, dove sono convinto che bisognerà attivare un distaccamento di Polizia municipale cui destinare un numero di unità sufficiente a gestire le esigenze della frazione più importante di Vibo. Tali intervento rientreranno, in ogni caso, nella più complessiva azione di riordino della macchina burocratica comunale, improntata alla valorizzazione delle competenze e alla meritocrazia. In altre parole si cambierà decisamente registro, ma lo si farà attraverso un rapporto aperto con i dipendenti comunali, una comune assunzione di responsabilità e un dialogo costante con la parte politica nell’intento di realizzare un’amministrazione compartecipe della città”.